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(17 Maggio 2010) Enzo Apicella
Continua la guerra Finanziaria. L'Euro sotto attacco

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    Bce, pil avanti piano, indietro tutta

    (13 Agosto 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

    ANSA ROMA - L'economia dell'area euro dovrebbe vedere un "rafforzamento dell'attività nel secondo trimestre" e "per il terzo si delinea un quadro migliore delle aspettative".
    Lo rileva nel suo Bollettino mensile la Banca centrale europea. Più a lungo termine il board della Bce si aspetta "un ritmo di crescita moderato e ancora discontinuo nell'area euro, a fronte di incertezza.

    URGENTE RISANARE BILANCI, FORSE MISURE AGGIUNTIVE - Dopo "l'eccezionale deterioramento" degli ultimi due anni, è "urgente" risanare i conti pubblici da parte dei paesi dell'area euro. L'allarme arriva dalla Banca centrale europea, che nel suo bollettino mensile chiede a "tutti i paesi" di "precisare misure di aggiustamento credibili incentrate sul lato della spesa, restando comunque pronti ad attuare eventuali misure aggiuntive nei prossimi anni" DISOCCUPAZIONE E BILANCI AZIENDE FRENANO RIPRESA - L'economia dell'area euro dovrebbe continuare a beneficiare della crescita globale e delle misure di sostegno al credito. "Ci si attende tuttavia che la ripresa dell'attività sia frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori e dalle prospettive per il mercato del lavoro". Lo rileva nel suo Bollettino mensile la Banca centrale europea.

    INFLAZIONE MODERATA, ASPETTATIVE POCO SOTTO 2% - Nel medio periodo l'inflazione nell'area euro dovrebbe restare "moderata", mantenendo la stabilità dei prezzi e sostenendo il potere d'acquisto delle famiglie. Lo prevede la Banca centrale europea, spiegando che "le aspettative d'inflazione restano saldamente ancorate, in linea con l'obiettivo di mantenere i tassi d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

    ECONOMISTI; PIL AREA EURO +1,1% IN 2010, +1,4% IN 2011 - L'area euro dovrebbe chiudere il 2010 con una crescita economica dell'1,1%, in accelerazione all'1,4% nel 2011, all'1,6% nel 2012 e all'1,8% più a lungo termine. E' quanto emerge dalla 'Survey of professional forecasters', l'indagine della Bce che raccoglie le aspettative di 55 previsori di istituzioni esterne all'Eurotower. Rispetto a tre mesi fa l'indagine ritocca al ribasso la crescita del 2011, in precedenza data all'1,5%.
    Sul fronte dei prezzi, gli economisti sentiti dalla Bce si attendono un'inflazione all'1,4% nel 2010 (invariata rispetto a tre mesi fa), all'1,5% nel 2011 (invariata), all'1,7% nel 2012 (invariata) e al 2% nel lungo termine (da 1,9% precedente).

    www.operaicontro.it

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