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il pane e le rose

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22.000 in meno nelle grandi imprese

(6 Settembre 2003)

22.000 in meno nei primi sei mesi dell'anno dalla grande impresa italiana. Varie le destinazioni: cassa integrazione, prepensionamento o semplice licenziamento. Secondo l'Istat l'occupazione nelle imprese con più di 500 dipendenti è calata dell'1,1% da gennaio a giugno. In termini congiunturali, ossia rispetto al mese di maggio, la variazione è stata invece nulla. Il dato più pesante è quello dell'industria: -3% e una riduzione di 24.000 dipendenti (nei primi sei mesi dell'anno).

Meglio sono andati i servizi (+0,3% a giugno), che hanno un saldo positivo di 2.000 lavoratori in sei mesi.
Tra i settori in maggiore crisi nell'industria si segnala la produzione di mezzi di trasporto (-4,5%); in controtendenza invece l'edilizia (+1%).
Brillano - tra i servizi - i ristoranti, gli alberghi e in particolare il commercio (+7.7%).

Il ministro dell'industria Marzano ha minimizzato: "È una tendenza che dura da almeno dieci anni.
Il vero miracolo è quello dell'occupazione delle piccole e medie imprese che continua a crescere nonostante la debole congiuntura economica".

Centro di documentazione e lotta - Roma

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