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Melfi. Riflessione di un operaio Sata

(26 Agosto 2010)

Cari amici,sono un operaio della SATA di Melfi,e volevo condividere con voi alcuni pensieri riguardo a quello che sta tristemente accadendo. In primis vorrei ringraziare tutti i miei colleghi che non si sono ancora arresi in una fabbrica difficile,dove la premeditazione della fiat risale almeno a 25 anni fa e che adesso come non mai trova terreno fertile per esercitare il suo volere.
Si puo facilmente intuire il futuro di Pomigliano e di tutto il resto.

E’ molto difficile per noi far sentire la nostra voce perché le pressioni sono continue all’interno e all’esterno della fabbrica.
Molti di noi sono stati assunti all’epoca dei fatti con un requisito FONDAMENTALE: avere un titolo di studio basso e possibilmente una indole pacata.
Ne consegue che sono poche le persone che si permettono il lusso di “affrontare” anche solo il proprio responsabile diretto per mancanza di mezzi e personalita’.
Le persone preferiscono risolvere le cose o chiedono di godere dei propri diritti rivolgendosi ai SINPIEGATI la nuova figura delle relazioni sindacali o di quello che ne resta.
Le situazione è molto complessa.Il grande potere/privilegio di governare e legiferare nell’interesse comune è diventato sempre piu’ uno strumento per aggiustare le posizioni individuali. Non credo che in questo modo le cose potranno migliorare.
Tutti dovremmo ritornare a fare la nostra parte. Sarebbe molto meglio se i politici facessero i politici,gli imprenditori facessero gli imprenditori,i sindacalisti mostrassero almeno un po di buon senso. Anche noi operai magari riusciremmo ad esprimerci meglio.
In tutto questo la parte piu difficile tocca alla Magistratura sempre piu accerchiata dal potere politico ma sempre salda nelle sue giuste posizioni.

Per adesso penso che possa bastare,domani torneremo in fabbrica e magari qualche RSU ci mandera’ un nuovo sms con le ultime disposizioni aziendali.Sms che sostituiscono le vecchie ASSEMBLEE retribuite dove le persone possono parlare e porre delle questioni.

Grazie per l’attenzione ,ma non mi firmo,non si sa mai di questi tempi!!!

Un operaio della Fiat SATA di Melfi