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(26 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Un grave incidente sul lavoro si è verificato questo pomeriggio nelle campagne di San Ferdinando di Puglia, nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

Due operai che si erano calati nel cunicolo laterale di una cisterna di acqua piovana, profonda circa sei metri, con l'incarico di impermeabilizzarla, sono rimasti tramortiti probabilmente per le esalazioni dovute all'uso di alcuni solventi. Il proprietario del fondo, un brigadiere dei carabinieri, si è calato per soccorrerli ma anche lui si è sentito male. Un uomo è stato estratto dal cunicolo, a quanto si apprende dalla Questura di Foggia, in condizioni disperate ed è stato intubato. Gli altri due sarebbero ancora nel cunicolo.

È morta una delle tre persone rimaste intrappolate nel pomeriggio in una cisterna interrata nelle campagne di San Ferdinando di Puglia. Lo si apprende dai carabinieri e dai vigili del fuoco di Foggia, che hanno condotto le operazioni di soccorso che hanno permesso di salvare le altre due persone finite nella cisterna, ora condotte in ospedale. I due feriti sarebbero in discrete condizioni di salute.

L'uomo morto nella cisterna interrata nelle campagne di San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani) è l'operaio Antonio Della Pietra, di 51 anni, originario di Cerignola (Foggia). I due feriti sono il carabiniere proprietario del fondo agricolo in cui si trova la cisterna, Tommaso D'Assisti, e suo cognato Sabino Mastrototaro, operaio di 43 anni. I due feriti si trovano ora al pronto soccorso dell'ospedale di Cerignola e - confermano fonti sanitarie - non sono in pericolo di vita.

Folgorato da una scarica elettrica cade da un impalcatura e batte violentemente la testa al suolo, morendo sul colpo. È accaduto questa sera a Tramonti, comune della costiera amalfitana. La vittima è Carlo Antonio Coppola, un operaio di 43 anni di Angri (Salerno) che stava lavorando in un cantiere edile, dove erano in corso opere di ristrutturazione della facciata di un fabbricato privato. Da quanto si è appreso l'uomo, dipendente di una ditta edile di Sant'Antonio Abate (Napoli) si trovava su di una impalcatura intento ad azionare un montacarichi, quando è stato investito da una scarica di corrente elettrica, generata probabilmente da un cortocircuito.

Perso l'equilibrio a causa della scarica elettrica, l'operaio è caduto da una altezza di circa tre metri, battendo violentemente la testa. Vani sono risultati i soccorsi dei sanitari del pronto soccorso di Castiglione di Ravello. L'uomo è deceduto sul colpo. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale stazione, che hanno posto sotto sequestro il cantiere. La salma è stata trasferita all'ospedale di Salerno per essere sottoposta ad autopsia.

www.operaicontro.it

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