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(26 Agosto 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it
DA PEACEREPORTER
Persi novantamila posti di lavoro, 175mila aziende a rischio chiusura La maggioranza delle piccole e medie imprese greche ha sofferto drammaticamente il default finanziario del Paese. Le cifre parlano di novantamila posti di lavoro persi e di 175mila Pmi che rischiano di chiudere nei prossimi mesi a causa di "perdite record" nei propri bilanci.
Lo dice uno studio dell'Istituto per le piccole imprese greco, organismo che dipende dalla locale Confederazione degli Imprenditori e dei Grossisti, secondo cui il 98,7 per cento delle imprese locali rientrano nella categoria. Nel 2011 sono a rischio trecentomila posti di lavoro.
Il crollo dell'occupazione nella prima metà del 2010 si è tradotto in un taglio netto di 88mila unità, a causa di chiusure e riduzioni del personale nelle Pmi, nel settore manufatturiero e nei servizi. Si prevede un ulteriore perdita di 120mila posti di lavoro entro la fine dell'anno, distribuiti tra imprenditori e dipendenti.
Lo studio definisce il previsto aumento della tassa sul valore aggiunto dall'11 al 23 per cento una "bomba atomica" e chiede al governo di discutere la politica economica con i rappresentanti di settore, per prevenire disastri.
Ricerche precedenti avevano già sottolineato come il 15 per cento dei negozi di Atene abbia già chiuso i battenti, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12 per cento.
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