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L'Italia tripudia la guerra

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(5 Novembre 2010) Enzo Apicella

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Appello per la manifestazione di Roma del 4 ottobre

(19 Settembre 2003)

CONTRO IL LIBERISMO, LA GUERRA E IL RAZZISMO IL 4 OTTOBRE IN PIAZZA PER UN'ALTRA EUROPA

Il 4 ottobre si apre a Roma la Conferenza Intergovernativa. I capi di stato e di governo dell'Unione Europea, capitanati da Silvio Berlusconi, proveranno a tradurre in trattati costituzionali il risultato della Convenzione.

All'Europa liberista e del Patto di Stabilità, all'Europa che alza i muri contro i migranti e che, senza assumere il ripudio della guerra, lavora invece alla costituzione dell'esercito europeo, il 4 ottobre noi opporremo un'altra Europa: quella dei popoli e della pace, l'Europa del Forum Sociale Europeo e del 15 febbraio.

La nostra Europa si basa su alcuni semplici principi: è antiliberista, ripudia la guerra e tutti i razzismi, fa della democrazia e della partecipazione valori fondanti.

E' l'Europa che difende i beni e i servizi pubblici, lo Stato sociale, il lavoro. E dunque si batte contro gli attacchi alle pensioni, la mercificazione della scuola, della salute, della cultura e contro la progressiva precarizzazione della vita intera. La nostra Europa è l'Europa dei diritti sociali, a partire dal diritto al lavoro, al reddito e a una esistenza dignitosa.

E' una Europa che privilegia la costruzione di spazi pubblici, in cui la società sostenibile e il rispetto dell'ambiente siano punti inaggirabili e dove le differenze di genere, le identità sessuali e le libertà civili non siano negoziabili.

E' l'Europa che ripudia le guerre senza se e senza ma.

Contraria all'aumento delle spese militari e all'ipotesi di un esercito europeo, la nostra Europa lavora per la pace nei luoghi di conflitto, con le missioni civili e la solidarietà internazionale. La nostra Europa lavora per la pace anche qui, dove la guerra viene alimentata: per questo abbiamo manifestato il 15 febbraio, per questo teniamo appese ai balconi le bandiere della pace.

Per questo vogliamo la fine dell'occupazione militare in Iraq e il ritiro delle truppe italiane, così come da tempo chiediamo la fine dell'occupazione della Palestina.

La nostra è l'Europa della cittadinanza universale. Dove non esistono discriminazioni di razza, di religione e di sesso. Una Europa aperta, accogliente, senza centri di detenzione e in cui nessuno e nessuna è straniero o straniera.

La nostra è l'Europa della partecipazione: locale, nazionale, sopranazionale. L'esperienza della democrazia partecipativa non ha nulla a che vedere con il metodo oligarchico adottato dalla Convenzione presieduta da Giscard d'Estaing.

Dopo Firenze, dopo il 15 febbraio e il 12 aprile, mentre ci avviciniamo al Forum Sociale Europeo di Parigi, il 4 ottobre daremo un nuovo impulso a un processo costituente per un'altra Europa. Un processo aperto, comprensivo delle forme più articolate del conflitto sociale, delle diverse soggettività e dei tanti movimenti che compongono il nostro movimento. Un processo che valorizzi le resistenze sociali e i progetti alternativi. Un processo che culmini nel 2004 con la Convocazione degli Stati Generali dell'altra Europa.

Facciamo appello alla molteplicità della società civile, alle forze sociali e politiche, con cui in questi anni abbiamo incrociato strade e percorsi, a costruire insieme questo appuntamento: ci rivolgiamo a coloro che hanno realizzato il Forum Sociale Europeo di Firenze e il 15 febbraio, per avviare un confronto perché il 4 ottobre sia una giornata fondativa dell'altra Europa.

Appuntamento a Roma
venerdì 3 ottobre: forum internazionale dell'altra Europa
sabato 4 ottobre: manifestazione nazionale

Questo impegno vivrà anche in altre mobilitazioni. Ci sono infatti altri appuntamenti, eventi, scadenze di lotta, percorsi diversi che intendiamo promuovere, sostenere e attraversare, dopo le giornate di mobilitazione di Riva del Garda e la mobilitazione internazionale di Cancun per fermare il WTO:

- le mobilitazioni in occasione dei tanti vertici europei che si svolgeranno quest'anno in Italia, da quello di Roma per le politiche abitative del 30 e 31 ottobre a di San Patrignano il 5 e 6 ottobre in occasione del vertice dei ministri dell'Istruzione e degli Affari Sociali

- le mobilitazioni che fanno vivere questi contenuti:
- la marcia Perugia Assisi del 12 ottobre
- la giornata di mobilitazione sulla scuola contro la riforma Moratti il 26 settembre
- lo sciopero generale della Fiom il 17 ottobre

- gli appuntamenti del movimento internazionale:
- il Forum Sociale Europeo di Parigi a novembre
- il Forum Sociale Mondiale a Mumbai in India nel gennaio 2004

le organizzazioni e i movimenti italiani del Forum Sociale Europeo

Fonte

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