">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Siria

Siria

(31 Agosto 2013) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

Russia caput Caucaso di Marco Zoboli

(28 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

di Marco Zoboli

L'azione diplomatica russa sta incessantemente martellando i paesi caucasici e li sta puntellando nuovamente alla propria orbita. Recentemente Mosca ha ottenuto dall'Armenia un prolungamento del contratto della propria base militare e un cambio della sua destinazione d'uso; la base in questione situata a Gumri, nel nord-est potrà d'ora in avanti assumere azioni di carattere militare difensivo a tutela dei confini armeni e in difesa della sua stabilità nel quadro del Trattato di Sicurezza Collettiva (OTSC), che a sua volta nell'incontro a Erevan di pochi giorni fa, ha deciso di modificare le regole relative al mutuo soccorso prendendo spunto dai recenti avvenimenti in Kirgikistan. Entro dicembre verranno introdotti emendamenti che consentiranno di intervenire direttamente negli affari interni dei paesi membri in caso di richiesta formale dei governi in carica.

Mosca sta agendo su vari fronti nel ricompattare i propri satelliti perché se è vero da un lato che queste repubbliche ex sovietiche oggi non possono fare a meno di Mosca per sopravvivere, è altrettanto vero che molte sono le contraddizioni e le frizioni che permangono fra di esse sul terreno. Nel caso del contenzioso sul Nagorno Karabaj tra Armenia e Azerbaijan, ad esempio, Mosca sta giocando di sponda con la Turchia; l'avvicinamento e la normalizzazione dei rapporti tra Ankara ed Erevan propiziata e implementata da Medveded sta facendo il proprio corso a margine degli incontri tra Baku ed Erevan sotto la supervisione di Mosca. Si sta concretizzando l'ipotesi di un referendum sul Nagorno K. a fronte della restituzione dei sette distretti persi da Baku nel recente conflitto. Ed è nel ruolo di garante che la Turchia installerà una propria base militare nella repubblica autonoma di Najichevan (Azerb.), va ricordato che l'alleanza strategica tra Azerbaijan e Turchia risale al 94', e a fronte dei nuovi equilibri caucasici è nell'interesse di tutte le parti rafforzare i reciproci legami come viatico per una riappacificazione dell'area sotto l'egida de facto di Mosca.

Nelle neo repubbliche di Abkhazia e Ossezia del Sud i movimenti militari russi continuano, l'installazione di batterie antiaeree S-300 sta preoccupando non solo la Georgia ma anche Israele e paesi europei che vedono in questo gesto una minaccia per gli equilibri dell'area. E questo è vero. Ma ciò che non dicono è che le batterie antiaeree S-300 (raggio azione di 150 km) hanno più funzione protettiva per gli impianti missilistici di recente installazione nella neoprovincia russa del "Caucaso del Nord" che di minaccia diretta; stiamo parlando di missili balistici di corta, media e intermedia gittata in grado di colpire Israele e offrire seppur in misura parziale un'ombrello protettivo per l'Iran.

Mosca con Teheran ha uno strano rapporto passionale, l'Iran viene volutamente contenuto nelle sue capacità dirette di azione militare e di difesa dalle minacce imperialiste israelo -statunitensi ; tutt'ora Mosca non ha sciolto le riserve sulla fornitura di 8 batterie S-300 il cui acquisto fu concordato a margine del vertice del gruppo di Shanghai nel 2008, però è pronta a costruire nuove centrali nucleari civili dopo l'inaugurazione di quella di Busher di questi giorni...

Il nuovo Medio Oriente secondo Mosca deve nascere dall'asse Damasco - Ankara - Teheran; ma mentre i primi due sono considerati alleati strategici e affidabili, l'Iran rappresenta un partner con vocazione "maggioritaria"...

quindi da conservare ma contenere.

www.contropiano.org

3089