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Zaia parla di bandiere ma succhia denari

(31 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Caro Operai Contro “Chi non espone il Leone di San Marco non è veneto”, sentenzia Zaia dalle pagine della “Padania”. Zaia è il governatore leghista della regione Veneto, vive in simbiosi con il “localismo identitario”. Anche riguardo a stemmi e vessilli afferma per non smentirsi: “La bandiera veneta e quella italiana si completano a vicenda”.
Che tradotto significa: “Le tasse locali più quelle centrali si completano a vicenda”.
Il pioniere del cosiddetto federalismo ha poi aggiunto che “il Veneto per avere più autonomia, deve darsi uno Statuto regionale”. Zaia sogna gli Statuti delle regioni autonome che non versano soldi allo Stato centrale. Ma se ne guarda bene dal dirlo, perché Tremonti che stà al governo centrale i soldi li vuole eccome.
Quindi i Comuni dovranno tassare a tutto spiano, e potranno farlo grazie all’”autonomia impositiva” approvata di recente proprio dal governo Berlusconi. Già le tariffe pubbliche, trasporti e servizi sono aumentati tre volte tanto l’inflazione. Grazie Bossi!
Zaia conclude l’intervista con questa dichiarazione: “Se voi fermate 10 veneti, vi accorgerete che 7 non solo parlano ma pensano anche in veneto”.
Per Zaia è un bello schiaffo sapere che il 30% dei veneti non pensa in veneto!

Il “localismo identitario” deve fare ancora tanta strada, ma le tasse dei servizi sono aumentate lo stesso, non solo in Veneto ma in tutti Comuni d’Italia. Grazie Lega!
Buonanotte

www.operaicontro.it

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