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Forze armate britanniche verso un forte ridimensionamento.La crisi impera sull'impero in crisi

di Marco Zoboli

(1 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

Secondo quanto riportato dai quotidiani britannici, il nuovo governo di coalizione sta apprestandosi a definire una riforma da propinare al Ministero della Difesa il cui nome è tutto un programma: Revisione Strategica di Difesa e Sicurezza (REDS).

Il The Daily Telegraph si spinge oltre e entra nel merito della riforma mettendo in luce la portata del terremoto sul bilancio della difesa. Le preoccupazioni del giornale ovviamente sono relative alla perdita di autorevolezza della propria potenza sullo scacchiere internazionale e del relativo necessario ridimensionamento delle strategie globali delle proprie Forze Armate.

Per entrare nel merito i tagli sono relativi a 295 aerei militari fra cui la totalità dei caccia Tornado e di 7000 uomini di personale della Royal Air Force. Anche la flotta del nuovo caccia Eurifighter subirà un forte ridimensionamento negli ordinativi che passeranno dalle 160 unità previste a 107. La Forza Aerea subirà la maggior parte dei tagli in programma ma non è che gli altri corpi verranno risparmiati anzi... per la Marina da Guerra si parla della dismissione di due sottomarini e tre navi pesanti assieme al licenziamento di 100 alti ufficiali. L'esercito vedrà ridotto del 40% il suo parco di veicoli blindati, principalmente quelli relativi ai conflitti convenzionali e di 5000 esuberi.

In termini economici stiamo parlando di tagli per 155 miliardi di dollari in quattro anni, che dovrebbe essere il lasso di tempo necessario alla graduale applicazione della riforma. Il segretario alla Difesa Liam Fox aveva già preannunciato il mese scorso a dismissioni necessarie per veicoli e mezzi obsoleti. Prendiamo atto di conseguenza di quanto fosse obsoleto l'esercito britannico...

In verità ciò che sta accedendo alle forze armate britanniche è il riflesso di una crisi che si sta manifestando in Gran Bretagna con estrema virulenza sui conti pubblici che hanno raggiunto quest'anno un deficit di 240 miliardi di dollari. Ovviamente i tagli non riguarderanno solo il bilancio militare ma tutti i rami governativi. E le ripercussioni nel medio termine avranno anche risvolti geopolitici, le stesse condizioni di permanenza nel teatro di guerra afgano saranno più difficili e sempre meno sostenibili.

Il Times invece non entra direttamente nel merito ma ci da una notizia che ha dell'incredibile: sempre in relazione alla diminuzione delle spese militari Francia e Gran Bretagna stanno studiando l'ipotesi di condividere l'uso delle loro portaerei... attualmente l'Inghilterra ne possiede due mentre la Francia una; la Marina inglese aveva in programma di aquisire altre due portaerei di riserva dal costo di 5 miliardi di sterline l'una, con questo accordo la commessa verrebbe ridotta della metà.

In novembre il primo ministro Cameron tratterà con Sarkozy questo esperimento di condivisione che non ha eguali nella storia e che francamente non pare di facile gestione...

Nel frattempo la Francia ha concesso a Mosca il brevetto per costruire 3 portaelicotteri di classe Mistral che verranno probabilmente costruite nel cantiere navale di San Pietroburgo, non vi racconto i salti mortali che ha fatto Condoleeza Rice a suo tempo per far saltare la commessa...

www.contropiano.org

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