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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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(Diritti sindacali)

Poste e sindacati ai lavoratori: "C'è la coda allo sportello? Non ti pago!"

(9 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.sicobas.org


Altra sorpresa, in questa estate piena di "novità". Al rientro dalle ferie i lavoratori degli sportelli troveranno anche una modifica sostanziale per la determinazione del premio di risultato 2010. Poste e organizzazioni sindacali (??) di categoria, notoriamente impegnati nella tutela dei lavoratori, hanno inserito per il calcolo del premio di produttività, i tempi di attesa per il singolo cliente. Il limite massimo dovrà essere di 24 minuti, misurato negli UP col gestore attese elimina code. La valenza di questo dato sarà del 45% sul calcolo del premio (una percentuale significativa). Ancora una volta si penalizzano i lavoratori, ritenendoli responsabili delle lunghe attese dei clienti. Bisogna ricordare a questi signori che la sportelleria da tempo patisce una sistematica decurtazione del personale applicato (pensionamenti), le città si espandono, la popolazione cresce e gli sportellisti sono sempre di meno. A questo si aggiunge un aumento dei carichi di lavoro, una manualità nelle operazioni sempre crescente per quanto riguarda l'emissione di libretti di risparmio, social card, passaporti, conti correnti, carte prepagate, contratti poste mobile, emissione e rimborso buoni, identificazione del cliente, oracolo, adeguatezza ecc. Gli strumenti di lavoro molto spesso inadeguati, mal funzionanti, o assenti (vedi per esempio la mancanza allo sportello della macchinetta conta banconote, di cui tutti gli sportelli bancari sono invece provvisti). Ma non siamo solo sportellisti, bensì anche venditori (così ci dicono); dobbiamo essere pro-attivi (così ci dicono) , dobbiamo fidelizzare il cliente ( così dicono). Ma tutto ciò non fa aumentare i tempi di attesa? Inoltre, alla vendita sono legati i premi incentivanti. Quindi? O l'uno o l'altro . Il problema è che la contrattazione di 2° livello, si rivela sempre più una truffa ed un inganno per i lavoratori. Gli aumenti dovrebbero essere concentrati nel salario tenendo conto dell'aumento reale del costo della vita. Nella realtà, invece, succede anche che i premi vengano riconosciuti ad personam e ciò crea discriminazione, rivalità e disappunto tra i lavoratori.

Bisogna riflettere, decidere ed agire. Qualcuno sta ipotecando drasticamente il nostro futuro. Dobbiamo uscire dal nostro ruolo di sudditi, cominciare a costruire con una partecipazione attiva il nostro futuro, rinnegando chi ci tradisce e non ci rappresenta (leggi: sindacati firmatari tutti).

N.B. Per ora si tratta dell'accordo per la Sicilia, siamo certi che troverà diffusione in tutto il territorio nazionale. Premio risultato 2010 Sicilia

Siracusa, 9 agosto 2010

www.sicobas.org

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