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(2 Settembre 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it
Le vendite di Toyota sono diminute del 34% del 33% quelle della Honda del 25%quelle del gruppo general motors e dell 11 quello di Hyunday e Ford. Chrysler (compagnia che ha avuto minori benefici dal programma di sostentamento governativo dello scorso anno) è invece in controtendenza con una crescita del 7%.
I padroni sperano di vendere da 11,5 a 12 milioni di veicoli nei prossimi mesi superando il valore di 10,4 milioni relativo allo scorso anno. Un dato ridicolo che non aiuterà i titoli delle case ad aumentare il loro valore in borsa dal momento che si parla di dati del 30% inferiori a quelli registrati negli ultimi 30 anni. E qualcuno così comincia a farsela sotto ipotizzando una seconda e più profonda fase della crisi.
Anche qui i padroni piangono e chiedono l'intervento del governo per milgiorare le vendite. Anche qui il problema è quello della confidenza dei consumatori. I padroni vorrebbero che lo stato induca gli operai che hanno perso il lavoro a comprare la macchina. I padroni non vogliono parlare di disoccupazione usano il loro linguaggio da truffatori e parlano di fiducia dei consumatori. Anche qui qualcuno dice che la crisi è finita, ma per noi il peggio deve ancora arrivare.
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