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La sottrazione dei pesci

La sottrazione dei pesci

(19 Luglio 2011) Enzo Apicella
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Cesena: contro l'UE dei padroni, contro l'UE imperialista

Per l'unità dei lavoratori d'Europa

(22 Settembre 2003)


Prodi, Presidente della Commissione Europea, ex Presidente del Consiglio dei Ministri nel Governo del 1996-98 è ricevuto oggi con tutti gli onori dagli amministratori e potentati della nostra città, ma i proletari hanno la memoria lunga e non dimenticano che egli è l’artefice delle finanziarie “lacrime e sangue” per i lavoratori, che è l’artefice della legge Treu che ha aperto la strada alla distruzione dei diritti dei lavoratori (perseguita oggi ancora più pesantemente dal Governo Berlusconi), che è il responsabile dell’immiserimento e della povertà a cui sempre più le classi popolari sono ridotte con i prezzi in euro duplicati mentre i salari (con la complicità dei sindacati confederali) e le pensioni sono al “palo” e che oggi spinge per l’attacco a quel che resta del welfare: pensioni, sanità, scuola, assistenza (e Berlusconi rispetta e persegue accanitamente questi dickat della UE).

La UE che lui dirige è quella di paesi capitalisti che partecipano al saccheggio e alla rapina dei paesi piu' poveri. La tendenza all'unificazione, apparentemente progressista perche' tende a superare gli steccati degli stati nazionali, e' in realta' reazionaria, in quanto ha per scopo primario il potenziamento della politica imperialistica, il rafforzamento del capitalismo europeo nella competizione mondiale per i mercati.

La UE e' il braccio politico della NATO, alleanza militare che l'imperialismo dominante, gli USA, utilizza non solo come forza di complemento per le loro aggressioni, ma pure per tenere l'Europa in posizione di vassallaggio. L'aggressione del 1999 alla Iugoslavia ha mostrato che il capitalismo europeo non e' meno guerrafondaio e imperialistico di quello statunitense, e che, di fronte alla minaccia di stati e governi che non accettano di sottomettersi, non esita a fare fronte comune con gli USA.

Il dissenso con gli Usa e la Gran Bretagna riguardo alla recente guerra all'Iraq, non e' stato di merito ma solo di metodo. Il cosiddetto Asse Franco-Tedesco ha alzato la voce non per opporsi all'imperialismo americano, ma solo per aumentare il prezzo della propria fedelta' all'alleanza atlantica.

All'abbattimento delle frontiere intraeuropee ha corrisposto, con gli Accordi di Shengen, una politica di discriminazione razziale e classista verso gli immigrati. La tendenza all'unificazione va di pari passo con il blindamento delle frontiere verso il sud del mondo, che vengono sigillate.

Coi Trattati di Maastricht e la nascita dell'Euro, l'UE ha abbracciato una stringente politica monetarista e neoliberista che ha implicato un attacco allo stato sociale, ai diritti dei lavoratori e uno spostamento colossale di risorse a favore delle grandi aziende capitalistiche.In tutta Europa i governi, in ossequio alle direttive UE, sia di centrosinistra che di centrodestra, stanno varando o hanno già varato progetti di controriforma sociale, di smantellamento dei diritti e di taglio dei salari, per rendere sempre più precaria la vita di lavoratori, giovani e disoccupati. E tra questi quelli maggiormente oppressi sono i lavoratori migranti.In tutta Europa questi progetti si scontrano con una forte resistenza operaia e delle masse popolari. Dall'Austria, alla Gran Bretagna, dall'Italia alla Francia e alla Germania, milioni di lavoratori si sono mobilitati per rispondere colpo su colpo agli attacchi del capitale.

All'attacco ai lavoratori nei centri imperialisti si associa l'aggressione imperialista e la rapina coloniale verso l'esterno (Jugoslavia, Afganistan, Iraq, Palestina, ecc). Aggressione respinta eroicamente da una forte resistenza da parte dei lavoratori e delle masse popolari dei popoli aggrediti.La resistenza dei lavoratori agli attacchi dei padroni e dei governi europei e la resistenza dei lavoratori e delle masse popolari nei paesi coloniali e semicoloniali rappresentano due momenti di un'unica lotta contro il capitalismo e l'imperialismo: é questa l'essenza della solidarietà internazionalista proletaria. La rivendicazione di una "Europa sociale", dentro il quadro del sistema capitalistico, rappresenta un'ipotesi di collaborazione di classe all'interno ed imperialista all'esterno, con tutto ciò che ne consegue: esercito europeo, chiusura delle frontiere, contrapposizione alle masse operaie e popolari della periferia capitalistica.

Contro l'Europa dei padroni è indispensabile che tutte le forze genuinamente rivoluzionarie europee lottino e si coordinino per rappresentare realmente le esigenze dei lavoratori, denunciando le politiche antioperaie e antipopolari degli schieramenti dell'alternanza borghese di centrosinistra e centrodestra.

ASSEMBLEA CITTADINA CONTRO
LA GUERRA E IL CAPITALISMO
(Cesena)

Fonte

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