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(Palestina occupata)

Forze dell'intelligence dell'autorità nazionale palestinese impediscono una conferenza contro i negoziati a Ramallah

(5 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pflp.ps

Forze della polizia e dei servizi palestinesi hanno attaccato, interrotto e chiuso una conferenza nazionale palestinese contro la partecipazione ai negoziati diretti con Israele a Ramallah il 25 agosto 2010. Organizzata da partiti politici palestinesi, figure indipendenti e organizzaizone per i diritti umani, la conferenza era stata convocata per denunciare che i negoziati, da tenersi sotto l'egida del governo statunitense sono pericolosi per la causa nazionale palestinese.

Il meeting si teneva simultaneamente ad una conferenza a Gaza city, dove membri dei vari partiti palestinesi denunciavano ugualmente i negoziati. La compagna Khalida Jarrar, membro dell'ufficio politico del PFLP, ha rilasciato una intervista all'agenzia Ma'an nella quale afferma che i partecipanti alla conferenza sono stati assaliti da forze dell'Autorità Palestinese in uniforme civile che "hanno provato ad impedire l'evento fin dall'inizio, gridando slogan e conducendo i partecipanti al'evento verso il centro di Ramallah. Poliziotti della sicurezza in borghese urlavano scompostamente, creando scompiglio alla conferenza, portando i partecipanti fuori della sala, ed impedendo alla conferenza di continuare.

"Noi avevamo l'intenzione di esprimere il nostro dissenso, e l'Autorità ha deciso di entrare nella sala della conferenza, e di trascinare fuori i partecipanti ad un raduno non pianificato", ha detto la compagna Jarrar. Ha detto che l'Autorità è da ritenersi "completamente responsabile" per la cessazione forzata della conferenza e per l'intimidazione dei media. Le forze di sicurezza dell'Autorità hanno attaccato giornalisti e organizzazione dei diritti umani che avevano macchine fotografiche confiscandogliele, cancellando le loro foto e i loro filmati e assaltando i giornalisti.

Il PFLP ha rilasciato un comunicato condannando le attività dele forze dell''intelligence dell'Autorità a Ramallah, chiedendo che si apra immediatamente una indagine che porti all'incriminaizone dei responsabili e dicendo che tutto ciò è stato fatto per "impedire il rafforzamento del nostro popolo e dei suoi rappresentanti nell'esprimere la loro chiara ed esplicita disapprovazione di questi negoziati diretti che sono stati lanciato in violazione del consenso nazionale e dela decisione del Parlamento nazionale palestinese".

Il comunicato inoltre ha espresso la convinzione che i servizi di sicurezza dovrebbero occuparsi di sicurezza piuttosto che di repressione del popolo palestinese, notando che queste azioni evocano le agenzie di sicurezza dei regimi arabi reazionari che sono abituati a reprimere il loro popolo e dicendo che queste agenzie sono complici nei piani per reprimere il popolo palestinese ed impedirgli di affrontare le minacce alla nostra causa nazionale.

Ciononostante, si è concluso il comunicato, tali comportamenti non riusciranno mai ad impedire la lotta del popolo palestinese e delle sue forze nazionali ed islamiche, in patria e all'estero, per fermare tali negoziati e qualsiasi tipo di minaccia per i nostri diritti, il nostro popolo, la nostra cuasa.

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www.pflp.ps

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