">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

L'osservatore romano

L'osservatore romano

(19 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Il Cardinal Bertone esprime con cattolica prudenza alcune perplessità sulla condotta di Berlusconi

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(L'oppio dei popoli)

Campagna elettorale

(20 Marzo 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it


La Chiesa italiana si è lanciata ventre a terra nella campagna elettorale, con la impudenza di sempre, anche se si tratta solo di elezioni regionali. In modo più sfrontato sono “scesi in campo”, a fianco di Berlusconi, papa e segreteria di stato. In modo apparentemente bipartisan, in realtà solo più ipocrita, i vescovi. Il tutto col sostegno del giornale dei vescovi “Avvenire”.

“Avvenire” si schiera

E’ stato proprio “Avvenire” a dare il la con ripetuti interventi contro la “deriva laicista” incarnata nelle elezioni laziali dalla radicale Emma Bonino, e quindi a favore della Polverini (PdL), ricevuta e benedetta, all'inizio della campagna elettorale, dal vescovo di Rieti, Lucarelli (v. "Adista", n. 19). Per lei si è speso, secondo l’agenzia “Adista”, anche il cardinale a riposo (si fa per dire) Camillo Ruini, incontratosi con Berlusconi “molto probabilmente” per stipulare l’intesa Pdl-UdC in Lazio, contro la Bonino.

E sempre “Avvenire”, dopo un articolo duro di Soave (4 marzo) che stigmatizzava i pasticci del PdL nella presentazione delle liste e la sua arrogante pretesa che venissero ignorate come inutili orpelli le ”regole”, si era precipitato con gli articoli di Grasso (6 marzo), Corradi (7 marzo), D’Agostino (9 marzo) e del direttore Tarquinio, a rivendicare il diritto degli elettori - regole o non regole – di trovarsi nella scheda il PdL (v. "Adista").

Il Vaticano “ringrazia”

Già prima, il 19 febbraio, il segretario di stato Bertone era intervenuto per inaugurare a Rimini, con una lezione intitolata La dottrina sociale della Chiesa interpella le nuove generazioni di politici cattolici, il convegno della Rete Italia di Formigoni, “targato rigorosamente Popolo della libertà” e chiuso da un intervento telefonico di Berlusconi contro il Pd (“Adista”, n. 19).

E papa Ratzinger (v. Italia vaticana), ha ritenuto di dover dare una mano al governo Berlusconi, in difficoltà per la inchiesta sugli appalti truccati, ricevendo il 7 marzo il sottosegretario del governo Guido Bertolaso, indagato per la vicenda in questione, e ringraziandolo “per quello che fa” (?).

Famiglia e solidarietà

Un approccio apparentemente più bipartisan aveva avuto, come si è detto, la CEI che il 30 gennaio, nella Conferenza stampa dedicata alla campagna elettorale, si era spinta perfino a criticare le politiche notoriamente razziste del governo Berlusconi. E aveva poi concluso con Bagnasco, presidente della stessa CEI, che alle prossime regionali bisognerà votare per chi si batte per “la vita umana comunque si presenti e ovunque palpiti, la famiglia formata da un uomo e una donna e fondata sul matrimonio, la responsabilità educativa, la solidarietà verso gli altri, il lavoro”.

Votare a destra dunque, per salvare la vita e la famiglia, a sinistra per garantire la solidarietà. Te lo immagini il povero elettore “inchiodato” nella cabina come l’asino di Buridano e che alla fine si butta dal seggio del quarto piano o vota bianco e tanti saluti a tutti?

Ma non spaventatevi, le cose non stanno così. Perché “sì” alla vita “ovunque palpiti” e alla famiglia “formata da un uomo e da una donna” significa cose precise tipo: “no aborto, no pacs, no dico, no gay, no Bonino”. Mentre “solidarietà verso gli altri” può significare tutto: anche “non lasceremo indietro nessuno” e “non abbiamo perso neppure un posto di lavoro”, come ha detto Berlusconi in Tv senza arrossire, di fronte a un paese dove i posti di lavoro persi e i precari e disoccupati lasciati indietro sono centinaia di migliaia. E può vuol dire – la solidarietà – anche “amore per il prossimo”, un supremo comandamento cristiano, declinato dalla Lega precisando che “prossimo” sono i “più vicini”, cioè quelli di Bergamo e non gli stranieri.

Interpretazioni vescovili

Che questa sia la corretta lettura delle raccomandazioni episcopali, si sono del resto affannate a dirlo la varie conferenze episcopali regionali.

Quella dell’Emilia Romagna, per esempio, si è precipitata a chiarire nel documento apparso il 28 febbraio sul "Corriere del Sud" quali sono i “valori non negoziabili” che devono orientare nel voto e con quasi identiche parole li hanno indicati i vescovi della diocesi di Roma (per cui ci limitiamo a riportare questi ultimi): “la libertà religiosa, la difesa della sacralità della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, le libertà fondamentali della persona, la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, aperta alla maternità e paternità responsabile, la libertà educativa e di istruzione, il lavoro retribuito secondo giustizia, la cura della salute, l’apertura agli immigrati in un sistema di leggi che coniughi insieme accoglienza, legalità e sicurezza, la casa, la salvaguardia del creato” (L'Unico, 13 marzo 2010)

A parte le chiacchiere su casa, pace e creato o la consueta difesa di un lavoro dignitoso, che non distinguono nessuno da nessun altro, meno che meno il Pd dal PdL, tutto il resto significa “vota destra”, magari con qualche perplessità per via dei migranti (che vanno accolti bilanciando diritti e doveri, dignità e sicurezza, capre e cavoli).

Ma comunque…

… Se restassero dei dubbi, a interpretare autorevolmente la nota della CEI di gennaio e le successive esposizioni dei vescovadi regionali, ci pensa Camillo Ruini che, intervistato da Paolo Rodari sul “Foglio” del 16 marzo, precisa: “Visti i candidati che sono in gara, particolarmente nel Lazio ma anche in alcune altre regioni, è indispensabile richiamare l’attenzione sui temi veramente fondamentali che la nota richiama con chiarezza e precisione. Tra questi la difesa della vita umana in ogni fase della sua esistenza, il sostegno della famiglia fondato sul matrimonio tra uomo e donna e più in generale il rifiuto di un permissivismo che mina le basi della società”.

Avete capito? Seguono poi, a rafforzare i fedeli nella “scelta di campo”, i più schierati, quelli come Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro per il quale Berlusconi, per quante escort imbarchi nel privato, è sempre il meglio perché difende la moralità pubblica contrastando i Dico e la “cultura della morte” incarnata dalla Bonino (“Foglio”, 26 gennaio); o Todisco, vescovo di Melfi, che su “Pontifex”, quotidiano clericale on line, dice di non ravvisare reato nelle indebite pressioni di Berlusconi per far chiudere una trasmissione a lui sgradita.

La stessa opinione ha espresso in modo ancor più divertente e istruttivo mons. Picherri, sempre su “Pontifex” del 16 marzo. Nell’intervista, ripresa e commentata dal quotidiano online “Giornalettismo”. il prelato dice candidamente di trovare “doveroso” per chi governa intervenire contro trasmissioni TV faziose, onde garantire “maggior pluralismo” e tutelare il “bene comune”. Uno si chiede se c’è o ci fa. Ma è comunque chiaro quel che farà con i suoi fedeli, per orientarne il voto…

Razzisti per la vita

Qualcuno potrebbe pensare che il voto cattolico almeno non andrà alla Lega, dati i cenni “amorevoli” che i vescovi riservano ai migranti. Ma, si sa, le “sensibilità” fra i cattolici sono tante e non sorprende quindi che ci siano anche cattolici come Introvigne, dirigente di Alleanza cattolica (organizzazione autodefinita “controrivoluzionaria”), ma al tempo stesso collaboratore assiduo di “Avvenire”. Lui, ci informa “La Stampa” del 22 febbraio, ha firmato un patto per la difesa della famiglia e della vita, insieme ad altri cattolici clericali, col leghista Cota – candidato governatore del Piemonte – e gli assicura voti di area cattolica. Così come li assicura (scrive il n. 23 di “Adista”) Comunione e Liberazione, che sostiene il leghista Zaia – candidato governatore del Veneto.

“Non è stata una folgorazione, né una decisione improvvisata, la nostra”, ha precisato il ciellino Debellini. “Con Luca Zaia abbiamo avviato un dialogo due anni fa, sul terreno che più ci sta a cuore, quello dell'uomo e dei valori.” Anche qui bisogna tornare a chiedersi se c’è o se ci fa, essendo i “valori” della Lega noti a tutti. E il loro ideale cristianamente razzista pure.

Leave a Reply Name (required)

Mail (will not be published) (required)

Website

www.cattolicesimo-reale.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «L'oppio dei popoli»

Ultime notizie dell'autore «cattolicesimoreale.it»

4051