Imperialismo e guerra :: Freedom Flotilla

Ci associamo alla condanna di PeaceLink contro il nuovo crimine israeliano

(31 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

Israele attacca navi con aiuti umanitari dirette ai palestinesi. Una strage in acque internazionali. Peacelink esprime condanna per un atto di pirateria compiuto da uno Stato.

Mettiamo sul sito la bandiera palestinese per solidarietà.

Imprecisato numero di morti

PeaceLink esprime sdegno per la violenza di un attacco che viola il diritto internazionale Israele attacca navi carichi di aiuti umanitari destinate ai palestinesi di Gaza sotto assedio

31 maggio 2010 - Associazione PeaceLink

Poche ore fa in acque internazionali Israele ha attaccato navi carichi di aiuti umanitari destinate ai palestinesi di Gaza sotto assedio. Sembra vi siano più di dieci morti e feriti gravi, ma è un dato ancora imprecisato che non fa che accrescere l'angoscia e l'orrore per quanto è accaduto.

PeaceLink esprime sdegno per la violenza di un attacco che viola il diritto internazionale.

Solidarierà al popolo palestinese.

Tuteliamo i diritti umani.

Dichiariamo inviolabile in diritto internazionale.

Note:Freedom Flotilla era un convoglio di aiuti umanitari provenienti dalla Turchia.

Riportiamo dal sito www.ilmegafono.it

ISRAELE ATTACCA LA FLOTILLA FOR GAZA E UCCIDE
ALMENO QUINDICI PACIFISTI. NOTIZIE IN AGGIORNAMENTO.SEGUI DIRETTA
SU WITNESSGAZA.ALLE 17,30, PRESIDIO A ROMA IN PIAZZA SAN MARCO E IN
MOLTE ALTRE CITTA' 10.27: Il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, si è detto «profondamente colpito» per l'assalto israeliano alla flottiglia filo-palestinese diretta a Gaza, aggiungendo in un comunicato che «nulla potrebbe giustificare l'uso di una violenza del genere».

10.14: L' Autorità nazionale palestinese (Anp) vuole l'urgente riunione del Consiglio di Sicurezza dell' Onu dopo l'abbordaggio israeliano della flottiglia di attivisti filopalestinesi al largo di Gaza. Lo ha detto il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat.

09.51: Le autorità israeliane hanno chiesto ai propri cittadini presenti in Turchia di lasciare immediatamente il paese e di rientrare in patria. Lo ha annunciato la tv satellitare 'al-Arabiyà. Le autorità dello stato ebraico temono ritorsioni nei confronti dei propri cittadini presenti in Turchia per l'attacco eseguito dalla propria marina alla flotta di navi con a bordo numerosi pacifisti, tra cui diversi cittadini turchi, che si dirigevano verso la striscia di Gaza.

09.00: Almeno quindici persone della flotta internazionale formata da sei imbarcazioni di attivisti pro-palestinesi che si dirigeva verso Gaza sono rimasti uccisi in un assalto di un commando israeliano. Secondo Hamas sono 20 le vittime, mentre alcuni militari israeliani - secondo la radio pubblica israeliana - sono stati feriti. Secondo i media israeliani, tra le vittime ci sarebbero nove cittadini turchi. La flottiglia organizzata da diverse Ong internazionali per portare aiuti umanitari nella striscia di Gaza, sfidando l'embargo imposto da Israele, era partita ieri pomeriggio da Cipro. A bordo delle sei navi con circa 700 attivisti, secondo gli organizzatori, ci sono 10.000 tonnellate di aiuti, tra cui 100 case prefabbricate e attrezzature mediche. Per Israele, perciò, l'intera operazione è una «provocazione» studiata con l'intento di diffamare la sua immagine agli occhi del mondo. «Le immagini non sono certo piacevoli. Posso solo esprimere rammarico per tutte le vittime» ha detto il ministro israeliano per il Commercio e l'Industria, Binyamin Ben-Eliezer, alla radio dell'esercito.

www.cattolicesimo-reale.it