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"militare per tre settimane"

(5 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

“Militare per tre settimane”.

Gentile redazione Sembra uno spot vacanziero quello che va in onda in tivù con la pubblicità, tra la nutella e il pannolino.
A promuoverlo è il ministro dell’Interno Maroni, il leghista che s’infuria se qualcuno dice che Sarkozj è più bravo di lui a cacciare i Rom.
Lo spot recita così: “Vivi le forze armate” e poi continua: “Militare per tre settimane”.
Un arruolamento di tre settimane dove lo Stato insegna come prendere la mira, premere il grilletto, parare il rinculo e uccidere militari e civili di altri paesi.
Beninteso non solo in guerra ma anche nelle civili, democratiche e moderne “Missioni di Pace”, dalle quali ogni tanto qualcuno torna in una bara con tanto di medaglia alla memoria.

I militari di professione sono la gerarchia delle forze armate, e da quando è stata sospesa la chiamata di leva obbligatoria, lo Stato crea una truppa di volontari, una sorta di mercenariato legale in divisa. Ma poi nelle guerre sono operai, disoccupati, poveri cristi ad essere mandati al macello, per la spartizione tra i padroni del mercato mondiale.

Eserciti di un paese costretti dal governo dei padroni, a massacrarsi con eserciti di altri paesi, si fanno anche stragi di civili, come avviene fin dalla prima guerra della storia dell’umanità. Varie epoche si sono susseguite fino al capitalismo che, ad un certo punto della crisi, usa le stesse barbarie per mantenere il potere ed il comando di un sistema sociale basato sullo sfruttamento degli operai.
Il Partito Operaio può mettere fine a queste barbarie.
Saluti da Roma.

www.operaicontro.it

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