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(18 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo la guerra finanziaria guidata dall'agenzia di rating Moody's, in Grecia ha inizio il massacro di salari e pensioni

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Gigantesca manifestazione del KKE il 15 maggio 2010 ad Atene

(18 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in it.kke.gr


La manifestazione di sabato si tramuta in una dimostrazione entusiasmante

La manifestazione del KKE di sabato 15 maggio in piazza Pedion Areos era un emozionante fiume rosso di persone. Gli slogan e l'atmosfera riflettevano la determinazione di tutto il popolo a resistere, lottare, difendere i propri diritti e aprire una nuova via attraverso la lotta di classe. Sin da subito la manifestazione nazionale del partito si è affermata come una delle più imponenti svoltesi ad Atene nel corso degli ultimi anni.

Il suo impatto, il messaggio di decine di migliaia di comunisti, sostenitori, amici del partito e del KNE, delle persone che collaborano con il partito, delle organizzazioni di massa del movimento popolare, di intellettuali e artisti venuti da ogni angolo del paese avrà un effetto moltiplicato nei prossimi giorni.

Avrà un impatto particolare sui momenti importanti che stanno per arrivare, per le lotte quotidiane dei lavoratori e del popolo, per il miglioramento della loro organizzazione, per l'instancabile lavoro del KKE e del KNE per la formazione del fronte, per un diverso percorso di sviluppo, per il potere e l'economia popolare, per il socialismo.

La lunga distanza e la stanchezza non hanno impedito alle persone di partecipare alla manifestazione. Le masse erano così grandi che ci è voluta più di un'ora per concentrarle nel luogo in cui si è svolta la manifestazione. "Il KKE non firma l'atto di sottomissione all'imperialismo", "venite con noi c'è una soluzione", "il vincitore deve essere il popolo non i monopoli", "organizzazione, alleanza, potere popolare", erano gli slogan principali.

Il raduno e la manifestazione di massa del KKE sono stati seguiti dalla radio e tv "902". I media borghesi greci (eccetto il canale della tv di Stato) hanno cercato di nascondere la dimostrazione. La stazione radio "SKAI" ha parlato di una dimostrazione di 30 persone a Salonicco, mentre non ha speso una parola per i 100.000 manifestanti del KKE dando una prova inconfutabile della "informazione" borghese.

D'altra parte, "Associated Press" non ha detto la verità parlando di una manifestazione di 6.000 persone.


E' ovvio come la partecipazione di massa alla manifestazione del KKE abbia disturbato la borghesia, i monopoli e il loro entourage. Di segno contrario a quanto riferito dai media greci, sono vari media internazionali come Euronews e Vesti

(http://ru.euronews.net/nocomment/2010/05/16/demonstration-of-greek-communists/ , http://www.vesti.ru/videos?vid=272706&p=2&sort=1&cid=1).

Qui potete guardare i video dalla manifestazione del KKE: http://www.youtube.com/watch?v=zSjwwf91rEg

La Segretaria generale del CC del KKE, compagna Aleka Papariga, ha sottolineato dal palco:

"Il governo mente spudoratamente quando afferma che le misure dureranno tre o quattro anni al massimo. Questo sistema, che è marcio fino al midollo, non è eterno. I sacrifici del popolo andranno a beneficio dei capitalisti, dei monopoli. E anche supponendo che l'economia greca possa uscire presto dal ciclo della crisi e recuperi, le cose andranno comunque peggio per il popolo. La dirigenza del PASOK ci spinge molti anni indietro.

Ponendo al KKE la fuorviante e intimidatoria domanda, "rispettate e obbedite alla costituzione, oppure no?", essa si prepara ad un ruolo di "fedeltà nazionale", cerca di penalizzare l'ideologia comunista, anche la semplice dichiarazione e la difesa del socialismo-comunismo. Ma questa volta non ha fatto i conti con un fattore importante e cioè con la possibilità di contrattacco del popolo.

Ma, chi sono coloro che parlano di rispetto della costituzione?

Noi dichiariamo ancora una volta e con chiarezza, il nostro fermo e palese orientamento dal 1918: lottare ad ogni costo non solo per i problemi quotidiani del popolo, ma anche per convincere il popolo che il suo futuro è il socialismo-comunismo.

In ogni periodo, la costituzione è il prodotto dei rapporti di forza. Quando la situazione tende ad essere reazionaria, allora la costituzione cambia in peggio. Quando vi è una tendenza allo spostamento dell'equilibrio di forze in favore del popolo, allora può migliorare e diventare meno finta, e quando il popolo vince scrive la sua costituzione.

Non c'è mai stato nella storia, né ci sarà in futuro, un governo borghese o un governo a partito unico oppure un governo di coalizione che non abbia violato specifici articoli fondamentali della propria costituzione. La sovranità popolare è incompatibile con il capitalismo.

Quando si difende la costituzione, si difendere il diritto dei capitalisti di sfruttare la ricchezza prodotta dal popolo, di possedere il bene più importante, ossia la forza lavoro, la capacità di lavoro degli esseri umani. Si difende la legge suprema, la legge del plusvalore.

La via d'uscita è identificata con una nuova scelta politica che deve essere preparata distintamente attraverso i processi del movimento e l'alleanza sociale e politica dal basso verso l'alto. I flussi di resistenza esistono già, ma devono fondersi in un grande fiume impetuoso.

Oggi non è sufficiente progettare un elenco di istanze, appelli e richieste. Le esigenze, gli obiettivi di lotta, le proposte concrete devono dimostrare la possibilità di risolvere i problemi delle persone. Tuttavia, possono acquisire dinamicità ed essere efficaci soltanto se parte della strategia, della lotta per l'abbattimento dei monopoli, delle lotte per il potere e l'economia popolare, se collegate all'alleanza e la lotta congiunta con il KKE, che non presuppone l'adesione alla visione del socialismo e comunismo del KKE.

Oggi ci sono condizioni oggettive che consentono una diversa organizzazione della società, caratterizzata dalla decisione del popolo di trasformare la proprietà dei monopoli in proprietà sociale.

Nuovo sciopero del PAME Giovedì 20 Maggio

I comunisti incontreranno ancora i loro amici nel nuovo sciopero del PAME il 20 maggio. Fino ad allora daranno il loro meglio per il maggior successo possibile dello sciopero.

Significativa partecipazione internazionale

Angelo Alves, membro dell'Ufficio politico del Partito Comunista Portoghese, Erhan Nalchagi membro dell'Ufficio politico del Partito Comunista Turco, Astor Garcia, membro del Comitato esecutivo del Partito Comunista dei Popoli di Spagna e David Para, rappresentante della Consiglio nazionale del Partito dei Lavoratori del Belgio hanno espresso in un turbine di applausi e slogan la loro solidarietà con la manifestazione nazionale del KKE, nonché con le lotte del partito e del movimento sindacale di classe in Grecia.

Generosa solidarietà internazionalista

58 Partiti comunisti e operai di tutto il mondo hanno espresso la loro solidarietà e inviato messaggi di sostegno alla lotta del KKE e della classe operaia in Grecia (qui sotto si può vedere l'elenco dei partiti)

Inoltre, un messaggio di sostegno e di solidarietà con il KKE è stato inviato dai 42 partiti che hanno partecipato al Seminario comunista internazionale del Partito dei Lavoratori del Belgio, tenuto in questa fine settimana a Bruxelles.

Inoltre, il Partito laburista [turco](EMEP) ha raccolto firme da 180 sindacalisti a favore di un testo di supporto e solidarietà con la lotta del KKE e dei lavoratori in Grecia.

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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

The Parties

PADS, Algeria
Communist Party of Australia
Communist Party of Styria/Austria
Communist Party of Azerbaijan
Communist Party of Bangladesh
Communist Party of Belgium
Workers' Party of Belgium
Communist Party of Bolivia
Brazilian Communist Party
Communist Party of Brazil
Communist Party of Britain
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
Party of the Bulgarian Communists
Communist Party of Canada
Communist Party of Chile
Socialist Workers' Party of Croatia
AKEL, Cyprus
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Communist Party of Finland
French Communist Party
Pôle de Renaissance Communiste en France
Union des Révolutionnaires-Communistes de France
Communist Party of Macedonia
Unified Communist Party of Georgia
Hungarian Communist Workers' Party
Communist Party of India
Communist Party of India (M)
Tudeh Party of Iran
Communist Party of Ireland
The Workers' Party of Ireland
Communist Party of Israel
Communist Refoundation Party
Party of the Italian Communists
Jordanian Communist Party
Socialist Party of Latvia
Lebanese Communist Party
Communist Party of Luxembourg
Communist Party of Malta
Party of the Communists, Mexico
Popular Socialist Party of Mexico
New Communist Party of the Netherlands
Palestinian People's Party
Peruan Communist Party
Philippine Communist Party -PKP 1930
Portuguese Communist Party
Communist Party of Russian Federation
Communist Workers' Party of Russia - Revolutionary Party of Communists
New Communist Party of Yugoslavia
Communist Party of Slovakia
Communist Party of Peoples of Spain
Communist Party of Spain
Communist Party of Sweden
Syrian Communist Party
Syrian Communist Party
Labour Party (EMEP), Turkey
Communist Party of Turkey

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