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(9 Aprile 2013) Enzo Apicella

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    Lavoratori privatizzati = lavoratori precarizzati

    L'esempio delle privatizzazioni all'Atac di Roma

    (26 Settembre 2003)

    Da dieci anni le privatizzazioni sono trasversali alle culture politiche e amministrative, ma l'unica cosa che le privatizzazioni hanno sinora garantito è la diminuzione dell'occupazione e la precarizzazione dei rapporti di lavoro.
    Un metodo delle privatizzazioni è l'esternalizzazione di una attività prima interna ad una azienda.

    E' il caso dei 61 lavoratori della Erg limited, 21 dei quali sono in cassa integrazione e rischiano licenziamento per l'ennesimo fallimento di un "processo di esternalizzazione".
    La loro speranza è attaccata a un filo: l'intervento dell'azienda del trasporto pubblico che potrebbe richiamare a se il servizio precedentemente applatato ai privati.

    Nel 1999, la Erg limited (società australiana), attraverso una gara pubblica con procedura ristretta, vinse l'appalto per l'affidamento di un nuovo sistema per la gestione della rete vendita dei titoli di viaggio a Roma e nel Lazio.
    Nell'agosto di quell'anno l'Atac, azienda di trasporto pubblico del Comune di Roma, affidava alla società australiana, la completa gestione del servizio di vendita dei titoli di viaggio (i nuovi Metrebus), da valorizzare attraverso la meccanizzazione della rete di vendita pre-esistente.
    Sempre secondo gli accordi la nuova rete prevedeva 2000 punti vendita sul territorio del Comune di Roma e altrettanti punti sul territorio della Regione Lazio, il tutto sotto la completa responsabilità della società.

    A quattro anni da quell'accordo, non tutto è filato liscio.
    Per quanto riguarda la rete di vendita della zona di Roma, questa è stata completamente attivata, mentre per la Regione Lazio, tutto è ancora in alto mare.
    Tant'è che per soddisfare le richieste dell'utenza, la giunta Storace ha dovuto prorogare il doppio sistema di bigliettazione (cartaceo ed elettronico), causando gravi problemi economici alla Erg, che ora minaccia tagli al personale.

    Nella società australiana, sono impiegati attualmente 61 persone, 16 delle quali già in cassa integrazione.
    Per porre rimedio alla situazione, Atac, ha deciso di proporre alla Erg la costituzione di una società mista (70% Atac, 30% Erg) che rilevi le attività della società aggiudicatrice dell'appalto, predisponendo un piano di reintegro di numero congruo di lavoratori.
    Per Marco Gelmini, del consiglio di amministrazione Atac questa "è una scelta importante che può segnare una inversione di tendenza in questa nefasta stagione di privatizzazioni.
    Una operazione che restituisce al pubblico il controllo di un servizio essenziale per i cittadini e che garantirà loro occupazione e migliore qualità".

    I lavoratori della Erg giovedì saranno tutti a piazza Montemartini (alle 11) per dire sì all'accordo, ma che veda la piena occupazione di tutti i lavoratori.

    (21 settembre)

    Centro di documentazione e lotta - Roma

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