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(5 Agosto 2011) Enzo Apicella

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Le cooperative sociali vogliono i lavoratori nudi e indifesi davanti al profitto

(7 Settembre 2010)

Ogni giorno ci accorgiamo del lento e graduale degrado che sta riportando indietro le condizioni di vita e di lavoro di milioni di uomini e donne, con scarse reazioni e poca presa di coscienza.

Il nostro punto di vista su tutto ciò è che i padroni delle grandi azienda, gli amministratori pubblici, i padroni della cooperative sociali, dormono sonni tranquilli e si permettono ogni sopruso perché le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL, che detengono, per legge dello Stato, il monopolio della contrattazione e della svendita della forza lavoro, non ostacoleranno mai seriamente i loro piani.

Licenziamenti politici, cassa integrazione e procedure di mobilità di massa, sono all’ordine del giorno, accettate e firmate da questi affaristi senza scrupoli, gettando nella confusione e nella disorganizzazione anche i lavoratori che sentono il bisogno di opporsi e resistere a tutto ciò.

Il licenziamento politico della nostra delegata dalla cooperativa C.S.R.. di Varese è stato deciso dai soci onorati a causa di questa situazione di debolezza, e per impaurire e reprimere le socie e i soci lavoratori che non hanno accettato con il sorriso sulla bocca la decurtazione del 60% della 13° mensilità, la cancellazione d’ufficio dell’ Elemento Retributivo Territoriale, la riduzione delle ferie, il blocco degli aumenti contrattuali per due anni, la rinuncia alla retribuzione e alla contribuzione per i primi 3 giorni di malattia.

Presso la clinica privata San Carlo di Paderno Dugnano si è consumato un'altra ingiustizia, i dirigenti della clinica hanno appoggiato i responsabili della cooperativa per mantenere il loro “ordine”, fatto di risparmio a spese degli immigrati e dei lavoratori italiani finiti nelle grinfie del nuovo caporalato legalizzato, del lavoro precario e sottopagato.

Qualsiasi azienda che appalta i propri servizi giocando al ribasso sulla spesa, contribuisce allo sfruttamento incondizionato delle persone, emeriti studiosi, professori, medici e filosofi nello stesso momento che condannano il lavoratore che non si disciplina a queste feroci regole perchè proclamo il diritto a non ledere la loro immagine a non far sapere all’opinione pubblica i loro intrallazzi, contribuiscono alla vergognosa tratta dei moderni schiavi salariati.

La delegata dello Slai Cobas è stata licenziata il 13 di agosto, mentre i responsabili erano al mare a godersi i profitti guadagnati dai soci impegnati a lavorare sott’organico nei reparti di assistenza agli anziani; è stata licenziata costruendo le accuse con capi e capetti compiacenti e con la collaborazione dei dirigenti della clinica San Carlo; è stata licenziata perché ha detto un forte no al furto sulla retribuzione di tutti i soci della CSR, ha chiesto la salvaguardia della salute delle socie e dei soci che lavorano presso la clinica Bernardelli di Paderno Dugnano, questa è una battaglia giusta per i lavoratori ma un sacrilegio per chi dirige.

Lo Slai Cobas di fronte a questa ingiustizia ha gia attivato tutte le procedute legali per difendere la lavoratrice e far pagare alla cooperativa il prezzo politico di questa gravissima azione repressiva, ma la vera battaglia bisogna condurla sul campo; ci attiveremo con l’azione politico sindacale per denunciare ai lavoratori agli utenti e ai parenti i ricatti a cui sono sottosposti i giovani e meno giovani, proclameremo lo sciopero in questa cooperativa e manterremo la tensione altissima presso la clini San Carlo.

Tutti i lavoratori coscienti, i compagni del movimento si sensibilizzino su questa vicenda e aderiscono alle nostre iniziative perché la strategia della cooperativa CSR può essere adottata da chiunque di associ e si confezioni delle regole per fregare chi lavora. Non possono continuare con questa politica ricchi e indisturbati, i lavoratori sapranno dare le giuste risposte uniti e organizzati !!

GIOVEDI 9 SETTEMBRE 2010 DALLE ORE 13,30 ALLE 14.30 1° PRESIDIO DAVANTI ALLA CLINICA DI PADERNO DUGNANO E LA R.S.A. BERNARDELLI PER IL RIENTRO DELLA DELEGATA LICENZIATA CONTRO IL TAGLIO DELLO STIPENDIO PER LE SOCIE E I SOCI DELLA COOPERATIVA CSR DI VARESE.

SLAI COBAS CSR PADERNO DUGNANO

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