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Aldrovandi, Giuliani, Cucchi, Bianzino, Uva, Sandri sono "stati morti" Un'associazione perchè non succeda di nuovo

(7 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

Aldrovandi, Giuliani, Cucchi, Bianzino, Uva, Sandri sono "stati morti"
Un'associazione perchè non succeda di nuovo


A Ferrara nascerà l'associazione famiglie delle vittime delle forze dell'ordine, nell'anniversario della morte di Aldro.

Tra pochi giorni al festival del cinema di Venezia verrà presentato"E' stato morto un ragazzo", il documentario sull'omicidio Aldrovandi di Filippo Vendemmiati, che il 25 settembre verrà presentato anche a Ferrara, l'anniversario del giorno in cui Federico Aldrovandi fu ucciso di botte da quattro poliziotti.

Tra le iniziative della giornata un'impostante proposta: quella della costituzione di un'associazione di famiglie delle vittime delle forze dell'ordine. L'idea viene dai genitori di Aldro insieme ai familiari di Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Giuseppe Uva, Gabriele Sandri.

Dal blog aperto dalla madre di Aldro, Patrizia Moretti vi riportiamo alcune riflessioni sulla proposta e sulla sua importanza.

L'associazione servirà per cercare di costruire un futuro senza i pericoli che abbiamo incontrato, un futuro per i nostri figli rimasti, per ribadire che la responsabilità è individuale e che le istituzioni sono state tradite come noi da chi ha commesso i reati.

E servirà soprattutto per essere un riferimento se dovessero ancora accadere tragedie simili. Mettendo questa esperienza, che mai avremmo voluto, a disposizione di chi si sente disperato e isolato come siamo stati noi all'inizio.

Quindi proponiamo un'associazione per avere più voce, anche per chi questa voce non l'ha avuta. Abbiamo sperimentato quanto il controllo dell'opinione pubblica sia fondamentale. Ho avuto la fortuna di incontrare l'avvocato Anselmo per primo. Ha fatto la differenza fra noi e il dimenticatoio cui eravamo condannati come molti altri.

Siamo arrivati al processo e oltre perché gli avvocati con noi, hanno messo in gioco tutto ma tutto nonostante minacce ed intimidazioni!

Con Anselmo abbiamo messo in gioco tutto senza preoccuparci delle conseguenze e senza il freno a mano tirato dalla paura di guai o problemi economici. Abbiamo investito, mio marito ed io, cinque anni della nostra vita oltre a tutto ciò che abbiamo. l'Avvocato Anselmo con noi. Questa e' la differenza! Anselmo e Venturi hanno avuto un richiamo all'ordine degli avvocati da parte dell'ex procuratore capo Severino Messina. Anselmo ha avuto denunce penali come me. Ma non si è fermato!

Abbiamo combattuto muro contro muro mettendo in difficoltà chi non faceva indagini...lavorando giorno per giorno ed indagando senza mai mollare!

Ogni singolo giorno di questi anni riunioni, passeggiate frenetiche, colloqui telefonici, indagini, delusioni, rabbie!!

Io e mio marito abbiamo viaggiato tutta l'Italia per parlare direttamente con la gente, abbiamo speso tutta la nostra energia, oltre a molti soldi in consulenze e spese processuali. Gli ultimi 5 anni sono stati questo, ogni giorno, ogni momento.

Fabio Anselmo: "Chi deve garantire il rispetto della legge deve essere il primo ad esservi sottoposto. Questo è un principio tanto scontato quanto poco sentito e rispettato. Il prezzo che si deve pagare per avere giustizia è troppo alto.occorre troppa energia e troppo coraggio.tutti questi casi sono ugali e diversissimi allo stesso tempo.il denominatore comune è sempre il mancato rispetto di tale elementare principio.lo stato spesso abbandona le famiglie coinvolte abdicando a loro carico ogni iniziativa di giustzia.questo fa si che spesso non si raggiunga la verità.l'oblìo uccide una seconda volta la speranza di verità delle famiglie interessate.ma se qualcuno riesce ad andare fino in fondo ed ottenere giustizia, vivaddio sia il benvenuto e mai considerato un privilegiato.si consideri il prezzo che ha dovuto pagare(non certo solo in danaro),ed i sacrifici a cui si è dovuto sottoporre.perdere un fratello, un figlio che non torneranno mai più, non è un privilegio, mai.ma aiuti a non dimenticare gli altri ."

Io e mio marito non abbiamo risparmiato nulla di noi stessi, noi e l'avvocato abbiamo lottato strenuamente.

Io mi sono ammalata e l'avvocato Anselmo è venuto in tribunale persino con il bacino e un braccio fratturati.

Non ci siamo tirati indietro di fronte a nulla, abbiamo affrontato qualunque difficoltà in prima persona quando avremmo voluto solo piangere. Ma lasciandoci andare ci saremmo comportanti come qualcuno spera ancora, quando si lamenta di vederci troppo, e avremmo lasciato il campo libero agli insabbiatori.

Lo sa Dio quanto vorrei indietro mio figlio e il mio anonimato.

La proposta di associazione del 25 settembre nasce da alcune famiglie con alcuni principi condivisi, che proporremo nello statuto, ed è aperta a tutti coloro che si ritrovano nel principio che "la legge è uguale per tutti". Purtroppo ho sperimentato che non è proprio così, ma vorrei tanto che lo fosse.

Non abbiamo nemmeno deciso il nome di questa associazione (suggerimenti?), è una proposta, ma è molto concreta.

Sono già stati fatti tentativi in passato. E' difficile mettere assieme tante individualità.

Sono tragedie uguali e diversissime, hanno spesso in comune una perdita violenta.

Questa associazione non vuole sostituirsi ai comitati e ai gruppi, o ad altre associazioni. Ciascuno manterrà la propria individualità. Ci uniranno i principi e le finalità, che porteremo avanti liberamente insieme.

Oltre alla proposta del mattino il programma del 25 settembre sarà ricco di arte in molte forme. Lo pubblicheremo presto.

www.contropiano.org

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