">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Flessibili, precari, esternalizzati)

Consiglio comunale occupato dai precari

(16 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.culturainlotta.altervista.org

CIACK…e ai lavoratori girano
()


Lunedì 14 giugno 2010 si è svolto un duro confronto con i consiglieri comunali da parte degli ex lavoratori delle portinerie di Ca’ Foscari che da quasi sette mesi, e malgrado due dispositivi del Tribunale del lavoro di Venezia che ordina il loro reintegro immediato sul posto di lavoro, sono ancora a casa e in balia delle vacue promesse solidaristiche degli enti amministrativi cittadini e dello Stato. Anche in questa occasione il Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta è stato accanto alla situazione di sofferenza di questo appalto che sta per perdere il sussidio di disoccupazione e che se non verrà reinserito come stabilito dai giudici presso Ca’ Foscari corre il serio rischio di sfociare in un gravissimo problema di ordine pubblico accanto ad altre realtà culturali precarizzate in città.

In breve la cronaca dell’accaduto.

Superato il blocco della Polizia Municipale una ventina di lavoratori si sono seduti sugli scranni dei consiglieri comunali impedendo di fatto l’avvio della seduta consigliare per più di un’ora e mezza. Una lavoratrice particolarmente combattiva si è persino incatenata alla poltrona e i vigili si sono subito premurati di spiegarle che questo modo di protestare non è legittimo, che stava rischiando assieme agli altri una denuncia. Ci domandiamo, come Coordinamento se d’altra parte sia legittimo che dopo due dispositivi favorevoli ai lavoratori questi siano ancora a casa nell’assordante silenzio delle istituzioni le quali, altresì, dovrebbero farsi garanti del rispetto delle leggi dello Stato.

Mentre scoppiava il parapiglia grazie alle provocazioni delle forze dell’ordine e di qualche consigliere comunale i lavoratori hanno srotolato striscioni dove chiedevano SALARIO AI DISOCCUPATI. Richiesta inevitabile vista la non ottemperanza dei dispositivi atti a ricostituire il rapporto di lavoro con l’ATI Guerriero + Prodest.

Al sindaco avv. Giorgio Orsoni intenzionato a parlare soltanto con una delegazione dei disoccupati nel suo studio, i lavoratori hanno invece chiesto venisse di persona a conferire con tutti e proprio in mezzo a loro. Stufi e arrabbiati per l’indecente pellegrinaggio per i palazzi dell’istituzioni a cui sono costretti da circa sette mesi gli ex portinai si sono giustamente opposti allo spostamento dall’aula. Il Sindaco si è così presentato con un folto gruppetto di guardie del corpo per poi fare strada verso la sala della IX commissione lavoro, luogo ormai tristemente noto ai disoccupati.

Si è quindi assunto l’incarico di parlare direttamente al Rettore e nel frattempo aveva telefonicamente sentito il Prefetto. L’impressione che ne ricaviamo come Coordinamento e anche perché facenti parte dei lavoratori licenziati è quella solita, ossia non cambierà nulla perché, come fa notare un lavoratore, non c’è nessuna forza coercitiva che possa far rescindere il maledetto contratto con l’ATI. Anzi pare che l’Ateneo abbia pure difeso in uno scritto la consortile. Per questo i lavoratori chiedono che il Comune si costituisca parte civile contro Università e ditta e che si attivi per conferire il salario ai disoccupati. I lavoratori vogliono, inoltre, una risposta politica forte alla situazione di grave inadempimento dei dispositivi di legge.

Per finire, a dare un tono di vero scontro ci ha pensato, come sempre la digos, che anche a trattative finite continuava a riprendere i lavoratori mentre stavano semplicemente discutendo tra di loro. Forse intendevano procurarsi quanto più materiale possibile per poi riguardarsi con calma il filmato. Certi volti saranno memorizzati e intesi come facinorosi e sfuggirà per l’ennesima volta che la legge vale solo per i più forti. Cosa pensano di dimostrare se tutto è alla luce del sole? L’ingiustizia e l’illegalità la stanno pagando i disoccupati che si sono premurati di battere tutte le vie legali per far valere i propri diritti, diritti che una volta ribaditi vengono poi messi in disparte dagli enti e dalle istituzioni pubbliche!

Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta

www.culturainlotta.altervista.org

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Flessibili, precari, esternalizzati»

Ultime notizie dell'autore «Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta (Venezia)»

5911