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Rifiuti: proteste a napoli, sblocco risorse per stipendi consorzi

(8 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.slaicobas.it

Martedì 07 Settembre 2010 21:11
(AGI) - Napoli, 7 set - Un centinaio di aderenti al sindacato Azzurro e allo Slai Cobas ha manifestato stamattina nelle strade del centro di Napoli per protestare contro la mancata percezione degli stipendi da giugno scorso tra i dipendenti dell'ex consorzio di bacino unico di Napoli e Caserta, i licenziamenti dei lavoratori degli ex consorzi dei rifiuti a Benevento (138) e a Caserta (167) e contro la messa in cassa integrazione di altre 424 persone. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta "Procura convocaci, noi lavoratori siamo 'camorristi pentiti'".

Il riferimento e' alla provocatoria offerta di lavorare per la camorra, una volta rimasti senza lavoro, avanzata la scorsa settimana con una lettera aperta ai clan, episodio su cui indaga la Procura di Napoli. "Una delle prossime cose che faremo - spiega il segretario nazionale del sindacato Azzurro Vincenzo Guidotti - sara' chiedere alla presidenza del Consiglio l'apertura di un'indagine per tutta la gestione dei rifiuti". Guidotti ringrazia poi il questore di Napoli "per le sue dichiarazioni, perche' le abbiamo capite e anche tutti i poliziotti che si sacrificano per combattere contro la mafia e la camorra". Al corteo, che si e' concluso davanti al palazzo della Regione Campania, ha partecipato anche il segretario regionale dello Slai Cobas, Vincenzo De Vincenzo. "Troviamo sindacati che si scandalizzano per un volantino chiaramente provocatorio - commenta - come se non si sapesse che sulla questione dei rifiuti la camorra ha fatto alla grande da sempre". La manifestazione si e' conclusa pacificamente e in breve anche perche', in concomitanza con questa e durante la giornata in cui i sindacati autonomi (oltre Sindacato Azzurro e Cobas, anche Fesica, RdB e altre sigle) avevano proclamato uno sciopero, si e' diffusa la notizia dello sblocco dei 5 milioni di euro per gli stipendi legati a un decreto di pagamento conseguente alla presentazione della pianta organica dell'ex Consorzio di bacino unico di Napoli e Caserta da parte del commissario liquidatore Gianfranco Tortorano, cosi' come previsto dalla legge 195. Gli stipendi dovrebbero essere garantiti anche grazie a "1,5 mln di euro che erano gia' nelle casse del consorzio unico, altri 1,5 mln che oggi la Provincia di Napoli trasferira' al consorzio e circa 500mila euro incassati dai comuni", sostiene Guidotti. (AGI) Cli/Na/Lil

www.slaicobas.it

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