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Moody's vivendi

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(18 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo la guerra finanziaria guidata dall'agenzia di rating Moody's, in Grecia ha inizio il massacro di salari e pensioni

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    Grecia. La risposta del KKE alle nuove minacce del governo

    (9 Settembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

    Ancora una volta il governo ha lanciato minacce contro il KKE e contro le liste e i candidati del "Raggruppamento popolare" che il KKE sostiene alle elezioni amministrative del 7 novembre 2010.

    Venerdì 3 settembre il Ministro degli Interni G. Ragkousis ha rilasciato un'intervista alla stampa riguardo l'opposizione del KKE alla nuova legge che vieta le cedole di sottoscrizione e la netta presa di posizione del Partito che non intende rinunciare a questo metodo di finanziamento popolare della sua azione. La risposta del Ministro è stata scandalosamente inequivocabile. "La legge sarà attuata con ogni mezzo", ha detto, aggiungendo che se "il KKE non si conforma (smettendo di utilizzare i tagliandi di sottoscrizione per il finanziamento della sue attività nelle elezioni locali), ne subirà le conseguenze". Inoltre, ha ricordato che la norma consente alle commissioni di vigilanza di agire coattivamente in caso di violazioni di legge. Nel suo colloquio con i giornalisti ha chiarito che "se il KKE non si adegua alla legge, non avrà rappresentati negli enti locali".

    Il Ministro ha ribadito una sua precedente dichiarazione, ossia che le disposizioni della controversa legge sulle entrare e le spese delle liste e dei candidati alle elezioni amministrative viene estesa alla legge sul finanziamento dei partiti in generale. La nuova normativa in vigore prevede che le donazioni a liste o a candidati siano registrate con depositi su conto corrente bancario, corredate dei dati del depositante, privando i candidati che non possono finanziare la loro campagna (lavoratori e strati popolari) del diritto di partecipare alle elezioni, e vietando ai partiti di coprire queste spese per loro.

    L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha rilasciato la seguente dichiarazione sull'intervista al Ministro degli Interni:

    "Con il pretesto di trasparenza, il governo, che serve gli interessi del grande capitale trascina il popolo in un inferno di povertà e disoccupazione. Il governo del PASOK [Partito socialdemocratico, attualmente alla guida del paese] - esattamente come il partito ND [Nuova Democrazia, Partito conservatore, centro destra, alla guida del precedente governo] - è stato sostenuto da gruppi di grandi imprese (lo scandalo di corruzioni in cui è implicata SIEMENS è solo un caso) e minaccia di escludere e multare il KKE perché usa tagliandi da 2, 3 e 10 euro sottoscritti da lavoratori per il finanziamento delle sue attività. Questo fatto è scandaloso.

    Il tentativo di vietare che il sostegno economico da parte del popolo al KKE e le minacce contro il Partito non passeranno.

    Il governo e i suoi alleati sono consapevoli di questo fatto.

    Il KKE ha chiarito a tutti che non diventerà un partito dipendente dallo Stato, che non sarà manipolato dai gruppi d'affari. Nessuno ha il diritto di porre dei limiti al modo in cui un partito si rivolge al popolo.

    Le forze popolari devono condannare questo attacco contro il popolo. L'unica risposta efficace è il sostegno economico al KKE e alle liste del "Raggruppamento popolare", la condanna della politica antipopolare di PASOK e ND sia negli enti locali sia più in generale".

    da Partito Comunista di Grecia http://inter.kke.gr/News/2010news/2010-07-30-oikonomika
    Traduzione dall'inglese per www.resistenze.orga cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

    Il KKE non consegnerà gli elenchi dei suoi sostenitori


    30/07/2010

    "Con il disegno di legge del Ministero degli Interni sulle spese sostenute dai candidati alle elezioni regionali e locali, il governo cerca di prendere due piccioni con una fava", ha commentato Aleka Papariga, Segretario Generale del CC del KKE, "da un lato mette in atto un tentativo di maquillage al sistema politico che produce le attuali politiche impopolari e, dall'altra, cerca di compromettere l'attività politica del KKE che a queste politiche si oppone".

    Si tratta del disegno di legge che impone ai partiti di consegnare gli elenchi dei propri sostenitori allo Stato borghese con il pretesto della lotta contro il finanziamenti occulti in politica.

    Nel suo discorso al Parlamento, Aleka Papariga ha ricordato che in passato il KKE (Partito Comunista di Grecia), i suoi militanti e i suoi quadri, i simpatizzanti e coloro che hanno sostenuto finanziariamente il partito con quel poco che avevano, sono stati imprigionati ed esiliati. La Segretaria Generale del CC del KKE ha sottolineato che il Partito non si conformerà a questa legge e non darà le liste con i nomi dei suoi sostenitori. Il Partito intende proseguire la politica di raccolta fondi attraverso le sottoscrizioni e non consegnerà i nomi di migliaia di persone che lo sostengono finanziariamente.

    Ha aggiunto che questa legge "è pienamente in linea con l'anticomunismo proclamato dall'ideologia ufficiale dell'Unione europea e dell'Europa in generale" ricordando le decisioni anticomuniste della UE, del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa.

    da Partito Comunista di Grecia - http://inter.kke.gr/News/2010news/2010-09-06-oiko
    Traduzione dall'inglese per http://www.resistenze.org/ a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

    www.contropiano.org

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