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Padova: assemblea aperta delle lavoratrici e dei lavoratori delle Officine Stanga (gruppo Firema)

il comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm e dell'Assemblea aperta

(22 Settembre 2003)

Si è svolta oggi a Padova presso lo stabilimento Firema-Stanga l’assemblea aperta dei lavoratori e lavoratrici contro i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento.

Alla assemblea erano presenti numerosi parlamentari, rappresentanti della provincia, regione e il sindaco di Padova, Giustina Destro.

Alle ore 11.30, è arrivato in fabbrica il vescovo di Padova, monsignor Antonio Mattiazzo, che è poi intervenuto per portare la sua solidarietà ai lavoratori ed alle loro famiglie.

L’assemblea è stata aperta da Emilio Lonati a nome di Fim-Fiom-Uilm nazionali che ha riassunto le ultime vicende di Firema, le responsabilità di Finmeccanica controllata da capitale pubblico e la posizione delle organizzazioni sindacali del "no" ai licenziamenti e necessità di una prospettiva del gruppo Firema e dello stabilimento di Padova.

Sono poi intervenuti i lavoratori della Stanga e i rappresentanti delle forze politiche: l’onorevole Piero Ruzzante dei Ds, Tino Bedin della Margherita, l’onorevole Saia di An, che è anche assessore al Comune di Padova.

Vi è stato poi l’intervento del sindaco di Padova, Giustina Destro, e interventi di rappresentanti della Provincia e della Regione.

Tutte le istituzioni, i parlamentari e in particolare il sindaco hanno espresso solidarietà ed attenzione alla situazione Firema ma non solo: hanno assunto un impegno formale di fronte a centinaia di lavoratori di ricercare una soluzione per lo stabilimento di Padova e in generale di affrontare il problema di uno sviluppo del ferroviario nella regione in cui Firema-Stanga possa giocare un ruolo fondamentale.

Giuliano Giannetti della Uilm Nazionale ha ribadito l’impegno delle Oo.Ss. a non permettere di smantellare il sito di Padova e richiesto alle forze politiche un impegno serio per risolvere la situazione.

Le conclusioni sono state affidate a Sabina Petrucci, della Fiom nazionale, che ha affrontato tutto il quadro del settore e del mercato per affermare che le decisioni unilaterali della nuova proprietà di Firema sono inaccettabili e ingiustificabili sia da un punto di vista industriale che sociale.

Il Coordinamento Firema ha deciso di svolgere una manifestazione nazionale a Roma il 10 ottobre chiamando a partecipare le istituzioni, i parlamentari, la curia. Hanno inoltre deciso l’impegno ad impedire che un solo pezzo venga smantellato dalla fabbrica di Padova.

Nella prossima settimana, inoltre, verranno svolti una serie di incontri con le istituzioni locali.

Padova, 19 settembre 2003

Le Segreterie Nazionali FIM-FIOM-UILM
L'ASSEMBLEA APERTA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL GRUPPO FIREMA

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