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(14 Settembre 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it
La proposta che il Segretario del PD ha rivolto alla Federazione della sinistra è molto semplice: un accordo politico e programmatico che, pur escludendo la partecipazione diretta della sinistra all’eventuale governo di centrosinistra, la vincoli ad appoggiarlo in Parlamento. Accadde già nel 96-98, col sostegno esterno del Prc al primo governo Prodi , quando Bertinotti e Ferrero giunsero a votare l’introduzione del lavoro interinale e il record delle privatizzazioni in Europa. Il fatto che oggi Ferrero e Diliberto accettino entusiasti la riproposizione di quell’esperienza drammatica, disponendosi addirittura ad un eventuale accordo con la UDC, misura l’ipocrisia delle sbandierate “autocritiche” e “svolte a sinistra” recitate in questi anni. La proposta pubblica che rivolgiamo alle sinistre è esattamente opposta: quella di rompere finalmente con PD e UDC- grandi sostenitori di Marchionne- e di unire le proprie forze attorno ad un programma d’azione anticapitalista in contrapposizione a centrodestra e centrosinistra. Berlusconi va sconfitto dal versante dei lavoratori, non subordinandosi ai loro avversari. Non si può stare con due piedi in troppe scarpe.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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