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Dignità operaia

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(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

15.09.2010 - Nota del Coordinamento sulla conclusione della riunione del 13 settembre

(15 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Mercoledì 15 Settembre 2010 14:59
I componenti del C.D. Nazionale aderenti all’Area programmatica "La CGIL che vogliamo" valutano l’attuale situazione di assoluta gravità sociale e politica. (...)

Le scelte di Confindustria e Governo sono segnate da una sistematica operazione di demolizione dei diritti e delle tutele e della contrattazione.
La manovra correttiva, l’avviso comune sul collegato al lavoro, la riduzione del sistema di sicurezze sociali, il licenziamento di fatto dei precari a partire da quelli della scuola, il blocco della contrattazione nei settori pubblici, la disdetta del CCNL dei metalmeccanici con l’introduzione delle deroghe in materia contrattuale sono tutti aspetti di un disegno complessivo teso a ridefinire l’assetto sociale del nostro paese.
Si ridisegna così anche un nuovo sistema di relazioni sindacali, fondato sulla sistematica esclusione della CGIL, sul consolidamento della pratica degli accordi separati, senza prevedere alcuna validazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
È del tutto evidente che sta arrivando a compimento la definizione di un nuovo modello sociale, organico e strutturato che si estenderà al complesso del sistema delle imprese: la CGIL è dunque chiamata ad una dura azione rivendicativa nei confronti della Confindustria per un nuovo rilancio del Contratto nazionale e di chiare regole della democrazia e della rappresentanza. Pensare a un Patto sociale e/o di produttività, pensare a tavoli concertativi sarebbe dunque assolutamente sbagliato.
La gravità di questa situazione richiede che da parte della CGIL, oltre alla manifestazione del 16 ottobre, promossa dalla FIOM, siano definite le necessarie forme e modalità di una mobilitazione che coinvolga l’insieme del mondo del lavoro e dei pensionati e che individui come dirette controparti il Governo e la Confindustria.
Sul piano organizzativo, dopo aver valutato positivamente le iniziative previste in diverse strutture territoriali e regionali per la costituzione dell’Area programmatica, si è concordato sulla necessità di estendere questa scelta sulla base di percorsi ampi di coinvolgimento nella discussione di tutti i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate che hanno scelto la mozione "La CGIL che vogliamo" nella battaglia congressuale o che abbiano espresso oggi manifestazione di interesse per le nostre posizioni.
A livello regionale va favorita la definizione di riferimenti organizzativi nella figura del coordinatore/a dell’Area.
Laddove non ne sussistano le condizioni vanno definiti coordinamenti in grado di avere efficacia politica e operativa.
Per quanto riguarda la struttura nazionale è stata decisa la costituzione di un Esecutivo, come parte di un progetto organizzativo più ampio che dovrà prevedere il coinvolgimento delle strutture regionali in preparazione dell’Assemblea dei delegati prevista orientativamente nel mese di novembre e che dovrà aggiornare e rilanciare il nostro programma di analisi e iniziativa.
La riunione ha affidato l’incarico di coordinatore nazionale dell’Area programmatica "La CGIL che vogliamo" a Gianni Rinaldini.

www.rete28aprile.it

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