Imperialismo e guerra :: Palestina occupata

Secondo attacco aereo in 24 ore

(16 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.forumpalestina.org

Gaza
Un altro palestinese ucciso e almeno altri due feriti: sarebbe questo l'ultimo bilancio degli attacchi dell'aviazione israeliana alle 2 di mercoledi pomeriggio, nel tentativo di distruggere i tunnel che corrono sotterranei tra la Striscia di Gaza e l'Egitto.

Dall'inizio del mese, sono piu' di 8 gli attacchi israeliani su Gaza, attacchi che hanno provocato alemno 6 vittime e ferite altre 8 persone.

Anche questa mattina, diversi depositi agricoli vicini a Rafah sono stati colpiti da aerei isrealiani; l'obiettivo - secondo quanto dichiarato da fonti dell'esercito - "era colpire 2 magazzini di armi" , "in risposta a 9 razzi lanciati a Israele nel corso delle ultime 24 ore".

Arrivate ieri le inquietanti dichiarazioni dei vertici militari israeliani riguardanti l'inchiesta sui tre palestinesi uccisi domenica a Nord di Gaza, a Beit Hanoun.

L'esercito ha ufficialmente dichiarato che "nessuna delle tre vittime era minimamente coinvolta nell'uso di armi o in atti di violenza". Si tratta infatti - come da subito avevano confermato testimoni palestinesi e internazionali sul posto - di un pastore beduino di 91 anni, Ibrahim Abdullah Abu Sa'id che con suo nipote e un altro adolescente, rispettivamente di 16 e 17 anni, si trovavano nella cosidetta "buffer zone", cioe' quella che Israele chiama zona-cuscinetto (in realta' ben oltre 700 metri distante dal confine): il pastore si trovava sulla terra di sua proprieta', portando le pecore al pascolo (anche trenta pecore sono state uccise dai colpi israeliani).

Secondo il rapporto del PCHR (Palestinian Center for Human Rights, con sede a Gaza), "l' esercito avrebbe sparato colpi di cannone contro pastori e agricoltori nella zona nord-est della Striscia, confermando che tali crimini commessi nei territori Palestinesi occupati riflettono la totale mancanza di considerazione dell'esercito per le vite umane palestinesi".

Intanto mentre si chiude il secondo round di negoziati diretti tra Israele e ANP, ieri si sono avute proteste in Cisgiordania: oltre 100 persone hanno sfilato per le strade di Nablus mercoledi mattina, contro la ripresa dei negoziati: una protesta organizzata dai partiti della sinistra palestinese, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il People's Party e il Fronte Democratico. Oggi una conferenza stampa presso gli studi di Watan TV, nel pieno centro di Ramallah, ha visto gli esponenti dei diversi partiti politici laici, riuniti nella "commisione nazionale" (incaricata di seguire i negoziati e organizzare le manifestazioni di protesta) uniti nel fronte del no, contro la ripresa dei negoziati.
(Fonte:Nena News)

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