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Sindacati inglesi: si a boicottaggio di israele

Al congresso annuale dei sindacati inglesi, e’ stata approvata all’unanimita’ una mozione a sostegno del boicottaggio delle merci israeliane: oltre 6 milioni e mezzo di lavoratori dicono no all’occupazione.

(18 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Londra, 18 settembre 2010 - Nena News foto da www.palestinesolidaritycampaign.org) - Votata all’unanimità una mozione a sostegno del boicottaggio delle merci prodotte nelle colonie illegali israeliane e delle politiche di disinvestimento, alla conferenza annuale del TUC, il congresso della Federazione dei sindacati del Regno Unito, che rappresenta la gran parte dei lavoratori inglesi, oltre 6 milioni e mezzo.

La mozione fara’ in modo che il Consiglio generale TUC lavori a fianco della Palestine Solidarity Campaign, un’organizzazione non governativa inglese che da anni si batte per il riconoscimento dei diritti dei palestinesi, con un’intensa attivita’ di lobby sul governo britannico.

L’obiettivo della mozione e’ incoraggiare gli impiegati, i soci, i lavoratori e i fondi pensionististi a disinvestire e a boicottare le merci prodotte dalle compagnie che traggono profitti dalla costruzione e dall’esistenza delle colonie illegali israeliane su territorio palestinese, o che sono in qualche modo coinvolte nel sistema dell’occupazione e della costruzione del muro.

Nella mozione, i sindacati hanno apertamente condannato il sistema di chiusure imposto alla popolazione palestinese, in particolar modo su Gaza, coì come l’assalto compiuto a maggio dalla marina militare israeliana ai convogli che per mare tentavano di portare aiuti umanitari alla Striscia.

Hugh Lanning, portavove di PSC, ha dichiarato: “La mozione rappresenta qui in Inghilterra un notevole passo in avanti per la campagna di boicottaggio delle merci prodotte negli insediamenti illegali”, ricordando il ruolo centrale giocato dai sindacati nella battaglia che ha messo fine al sistemna di apartheid in Sud Africa.

Un portavoce dei TUC ha invece dichiarato che la’’tale risoluzione, rispetto a quella gia’ votata lo scorso anno, e’ piu’ dettagliata e precisa e rappresenta un mezzo efficace per fare pressioni sui rivenditori, chiedendo loro che le catene di distribuzione smettano di essere coinvolte nel sistema di occupazione che opprime i palestinesi". La mozione approvata nel corso dell’anno passato fu infatti indebolita dal potere del sindacato GMB e ci furono, nel corso delle votazioni, diverse astensioni e voti sfavorevoli.

Il Segretario Generale del TUC Brendan Barber ha criticato aspramente l’assedio di Gaza e l’assalto alla Freedom Flotilla, mentre il presidente dei sindacati dei trasportatori, TSSA, Andy Bain, ha parlato di “pulizia etnica” adottata dal governo israeliano. (Nena News)

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