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(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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(Di lavoro si muore)

Cile, 33 minatori sepolti vivi

(18 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Le operazioni di trivellaggio per trarre in salvo i 33 minatori intrappolati sottoterra dallo scorso 5 agosto nel deserto cileno di Atacama hanno raggiunto quota 630 metri, ovvero il livello in cui si trovano gli operai. Il foro deve essere adesso allargato e rivestito d'acciaio per far passare più agevolmente la capsula che riporterà gli uomini alla luce. Le operazioni proseguiranno anche nei prossimi giorni e si stima che gli operai potranno essere riportati in superficie all'inizio di novembre.

FESTA SOTTO TERRA - Intanto il paese si prepara a festeggiare il bicentenario dell'Indipendenza e in occasione della festa nazionale anche per i minatori fervono i preparativi. Dal piccolo canale di accesso già utilizzato per fare arrivare cibo, acqua e generi di conforto sono state inviate bandiere e ghirlande con i colori nazionali - bianco, rosso e azzurro - per decorare le pareti delle gallerie in cui si trovano prigionieri. E per loro è già stato previsto un menù della festa a base di empanadas (involtini di pasta sfoglia ripieni di carne) e asado (carne alla brace), che saranno fatti giungere loro in occasione della ricorrenza. Al mezzogiorno di sabato, giorno della festa nazionale, isseranno una bandiera in contemporanea con un alzabandiera nell'accampamento Esperanza dove domenica si recherà il presidente Sebastian Piera che parlerà con i minatori attraverso il sistema a fibra ottica istallato dagli ingegneri del gruppo di soccorso. Probabilmente Piera sarà accompagnato dal presidente boliviano Evo Morales, che saluterà il minatore boliviano Carlos Mamani, unico straniero tra i 33.

«FUORI A NOVEMBRE» - Il presidente cileno ha dichiarato alla tv pubblica che le operazioni di salvataggio sono difficili perchè la roccia, molto dura, rallenta le perforazioni ma «pensiamo di riuscire a riportarli in superficie all'inizio di novembre e quel giorno l'intero paese sarà in festa, e piangerà di emozione e felicita». Nel fine settimana dovrebbe anche entrare in funzione a terza macchina perforatrice, una gigantesca struttura utilizzata per le trivellazioni petrolifere, la più veloce delle tre. Ogni giorno può scavare fino a 30 metri di profondità e contemporaneamente rivestire il tunnel con lastre d'acciaio. Il suo lavoro potrebbe quindi essere concluso al massimo in un mese e mezzo.

Redazione online

www.operaicontro.it

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