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17/09 - uribe richiedeva le intercettazioni illegali del das

(20 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net


Clamori dalla Colombia

Un ex funzionario del DAS (Dipartimento Amministrativo di Sicurezza, la polizia politica colombiana) ha accusato il narco-expresidente Álvaro Uribe, in carica dal 2002 al 2010, di essere il promotore dei casi di spionaggio illegale

ai danni di giornalisti, magistrati e politici dell'opposizione.
L'ex coordinatore delle operazioni di intelligence del DAS, Fabio Duarte, ha dichiarato che, secondo la linea di comando, l'ordine di eseguire intercettazioni telefoniche illegali partiva direttamente dalla presidenza; Duarte ha infatti spiegato che la struttura delle intercettazioni è piramidale, e che l'ordine iniziale passa per i diversi livelli gerarchici, fino ad arrivare ai detective, che le realizzano materialmente.
Ha inoltre chiarito che “per il principio della compartimentazione, i detective non conoscono il motivo per cui fanno questa o quella attività”, spiegando che “in ambito di intelligence si riceve l'istruzione, non si chiede perché o a che fine. Lo stesso accade coi dossier, il detective li consegna e non conosce l'uso che si farà di queste informazioni”.
I casi di intercettazioni telefoniche illegali, anche conosciuti come “chuzadas”, sono emersi a partire dal 2007, quando l'attuale presidente “Iena” Santos era ministro della Difesa.
Lo scorso 23 luglio, l'ex direttore del settore di intelligence, Fernando Alonso Tabares, aveva affermato durante un interrogatorio che l'allora segretario generale della presidenza, Berardo Moreno, gli aveva manifestato l'interesse di Uribe affinché il DAS lo “mantenesse informato” su alcune persone specifiche, fra cui ad esempio la senatrice Piedad Córdoba.
Le attività illegali del DAS, secondo le denunce, sono state effettuate anche contro i magistrati che investigavano sui casi di parapolitica, relativi al coinvolgimento di funzionari del governo con paramilitari colombiani.
Al di là delle dichiarazioni volte a minimizzare le proprie responsabilità penali, Duarte aggiunge un altro tassello al quadro di accuse contro Uribe, che, complice Santos, ha sempre utilizzato il DAS come strumento di persecuzione di oppositori politici, ma anche giornalisti, leader sindacali e magistrati che in qualche modo potevano danneggiarlo.

www.nuovacolombia.net

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