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Patacche, servizi segreti e scontro interno al PdL. L'affare si ingrossa e chiama in causa gli USA

(24 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

Sale ancora la tensione tra Pdl e Fli in vista del dibattito alle Camere del 29 settembre, quando Silvio Berlusconi terra' il suo discorso per precisare i prossimi impegni programmatici del governo. L'oggetto delle polemiche e' ancora la casa di Montecarlo abitata dal cognato di Gianfranco Fini.
Ieri sera, nella trasmissione televisiva ''Annozero'' di Michele Santoro che faceva il suo esordio stagionale, Italo Bocchino, capogruppo a Montecitorio dei finiani, ha indicato in Valter Lavitola, editore del quotidiano ''l'Avanti'', ''uno degli uomini che ha lavorato alla cosiddetta patacca''.

La ''patacca'' sarebbe il documento proveniente da Santo Domingo, dove avrebbe sede la societa' proprietaria dell'appartamento, pubblicato dai quotidiani ''Libero'' e ''il Giornale'' che dimostrerebbe che Giancarlo Tulliani, cognato di Fini, e' sia proprietario sia affittuario dell'appartamento di Montecarlo che faceva parte in origine del patrimonio immobiliare di Alleanza nazionale.
Nella trasmissione di Santoro il luogotenente di Fini ha rivelato che : ''I primi a parlare di servizi segreti sono stati il 'Velino' e il 'Giornale', il 15 e il 17 settembre.

Confermando l'indiscrezione di Repubblica.it secondo cui Lavitola e' coinvolto in questa storia, e' molto vicino al premier, gira molto in Sudamerica, ha organizzato delle feste per Berlusconi in Brasile, lo ha accompagnato in molte occasioni''.
La prima mossa, di questa escalation sarebbe avvenuta il15 settembre, nel notiziario dell'agenzia di stampa il Velino, vicina al governo di centro-destra, con un articolo di Vittorugo Mangiavillano. Questo Mangiavillano - secondo i finiani - "è da sempre ritenuto pedina giornalistica dei servizi segreti e di manovre oscure e tossiche. Nell'articolo del Velino scrive che 'Gli 007 italiani e la Guardia di finanza da tempo hanno iniziato a controllare le società che, direttamente o indirettamente, hanno rapporti con la pubblica amministrazione. E la Printemps (proprietaria della casa di Montecarlo) sarebbe stata costruita da italiani o da prestanomi di italiani'". Passano due giorni e, il 17 settembre, la rivelazione di Mangiavillano si trasferisce nelle colonne del Giornale sotto il titolo "I servizi segreti seguono la pista che porta ai Caraibi". Nello stesso giorno però i tre direttori del servizi segreti (Dis, Aise, Aisi) smentiscono che l'intelligence italiana si stia occupando di quell'affare.

Ma nella trasmissione Anno Zero, il finiano Bocchino ha fatto trapelare anche le articolazioni internazionali della vicenda affermando testualmente che "ciò che accade in Italia, in un'Italia schiacciata alquanto supinamente sugli interessi e l'amicizia di Putin e Gheddafi non lascia indifferenti i nostri alleati in Occidente" (ossia gli USA). E dai nostri alleati impensieriti per la nostra politica internazionale - lasciano capire gli uomini di Fini - è venuta la prima indicazione del nome di chi si è mosso nei Caraibi per confezionare e diffondere il falso documento del ministro di Santa Lucia.

(fonti: agenzie, Repubblica, Corriere della Sera di oggi 24.09.2010)

Redazione Contropiano

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