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Italiana Nucleare

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(28 Marzo 2011) Enzo Apicella

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(Nucleare? No grazie!)

Scorie nucleari in Toscana: la sinistra dorme e il Governo decide.

Crescono le minacce per la nostra sicurezza

(26 Settembre 2010)

La Sogin nasce nel 1999, è una ex società ENEL, oggi controllata dal Ministero del Tesoro che ne possiede il 100% del capitale. Ha oltre 600 dipendenti ed è commissariata La Sogin si occupa, su incarico del Governo , dello Smantellamento degli impianti nucleari, del recupero dei materiali e del riutilizzo dei siti oggi occupati dagli impianti dismessi.

Dodici anni prima della nascita della Sogin, nel 1987, il popolo italiano approvò , con un referendum, l'abbandono dell'energia nucleare, un abbandono solo fittizio perchè molte strutture pubbliche, universitarie e non , hanno continuato ad operare mentre si è persa traccia dello smantellamento e della rimozione degli impianti e dei reattori (con relativa bonifica del territorio). Il referendum sul nucleare ha bloccato la costruzione della centrale di Montalto di Castro ma la bonifica delle aree contaminate dalle scorie non è mai partita e la lobby nuclearista (forte anche nel Pd) ha continuato a muoversi nell'ombra
La Sogin ha preso in esame 52 località sul territorio italiano, ognuna con una estensione superiore ai 300 ettari, che accoglieranno i depositi per le scorie di varia gradazione. L’elenco delle zone individuate dalla Sogin per conto del Governo è ovviamente top secret e sarà svelato solo tra qualche settimana con la nascita e il battesimo dell’Agenzia per la sicurezza del nucleare. Ma alcune delle sedi individuate sono sul territorio toscano (nel cuore della Maremma zona di agricoltura e turismo). La scelta dei luoghi avverrà insieme alle Regioni in base ad un decreto legge approvato nel febbraio scorso e contro il quale non sono ancora partite adeguate forme di protesta e di mobilitazione.

Alcune aree depresse saranno allettate da finanziamenti statali per accogliere queste scorie, ma la domanda da porci è sempre la stessa:il nostro paese ha bisogno di energia nucleare? La risposta è negativa e molti paesi nuclearisti stanno facendo marcia indietro per gli alti costi della energia e per la presenza(per centinaia di anni) di scorie radioattive, mortali per l'uomo, gli aninmali e l'ambiente. Ma a pensarla così non sono alcuni docenti universitari toscani (pisani inclusi) che parlano (al di fuori di ogni letteratura scientifica) di una presenza radioattiva su tutto il territorio e al di sotto della soglia di pericolo distribuendo rassicurazioni sulla non nocività del nucleare . Sui territori italiani le scorie e i rifiuti radioattivi ci sono sempre state ma poco si sa dei livelli di contaminazione delle aree e i dati sono spesso secretati perchè la segretezza che si cela dietro al nucleare è un autentico inganno ai danni della salute e sicurezza pubblica
il 99% dei rifiuti radioattivi occupano circa 26 mila metri cubi e sono attualmente distribuiti in depositi temporanei in varie regioni italiane, catalogati a medio-bassa radioattività, prodotti negli ultimi decenni. A questi rifiuti sono da aggiungere quelli che deriveranno dallo smantellamento delle centrali dimesse e ciò porterà il totale a circa 100 mila metri cubi. Ma sono dati al ribasso, tutti da rivedere. Il territorio toscano è sempre più militarizzato e minacciato, dalle basi militari al nucleare. Vicino a Pisa sorge il Cresam , ex Camen

IL CAMEN (Centro Applicazione Militari per l'Energia Nucleare) nasce nel 1955 nell'ambito dell'accademia militare di Livorno con lo scopo, da parte della Marina Militare, di progettare un motore a propulsione nucleare per sommergibili.

Nel 1962 viene trasferito a San Piero a Grado a poca distanza dalla base militare Nato di Camp Darby che ospita missili a testata nucleare ( dal libro di R. Cicciomessere: Tutto quello che i russi sanno e gli italiani non devono sapere). L'impianto di San Piero per decenni è stato il più grande centro di ricerche nucleari delle Forze Armate. fino agli anni ottanta quando la Marina decise di spegnere il piccolo reattore sperimentale. Il CAMEN si traforma cosi' iin CRESAM (Centro Ricerche Esperienze e Studi per le Applicazioni Scientifiche di interesse Militare). Il tutto senza che la cittadinanza pisana e livornese venisse informata. Nel frattempo il centro ha cambiato nome e si chiama Cisam, Cenro militare interforze, è presidiato da decine di militari e di uomini dei servizi. tre anni fa il Blog di Grillo denunciò la scmparsa di materiale nucleare, insomma il territorio pisano tra Hub, camp darby e Cisam non può certo dormire sonni tranquilli nonostante le rassicurazioni del Sindaco e del Presidente della Provincia che tacciono e acconsentono

confederazione cobas pisa

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