">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o20850

 

Rispetto dei lavoratori e delle ordinanze!

(29 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.culturainlotta.altervista.org

Volantino distribuito durante l'occupazione del Rettorato di Ca' Foscari il 27 settembre 2010.

In data 10 agosto 2010 i giudici del Tribunale del Lavoro di Venezia ORDINANO (per la terza volta) all’ATI Guerriero – Prodest di Milano, tenutaria dell’appalto per la gestione delle portinerie presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, di REINMETTERE AL LAVORO I 42 DIPENDENTI EX BIBLOS ALLE CONDIZIONI ANTECEDENTI ALLO 01-12-2009.

QUESTA ORDINANZA arriva dopo le importantissime mobilitazioni dei lavoratori occorse nel mese di luglio con le quali sono state respinte le proposte di mediazione intavolate dal PREFETTO con la partecipazione di PROVINCIA, COMUNE e CA’ FOSCARI. Le istituzioni, a partire dall’AMPLIAMENTO DELL’APPALTO, volevano imporre ai lavoratori (42 ex Biblos più i 20 assunti da Guerriero – Prodest) l’EQUA RIPARTIZIONE DEL MONTE ORE COMPLESSIVO che avrebbe comportato un ammontare di sole 3 / 4 ore al giorno per uno stipendio di appena 400 / 500 € al mese.

L’OSTINAZIONE E LA TENACIA DEI LAVORATORI, però, NEL CHIEDERE IL RISPETTO DELLE ORDINANZE HA COSTRETTO L’ATI GUERRIERO – PRODEST a reimpiegarli a partire dal 16 – 09 – 2010 salvo poi il 18 comunicare agli stessi a mezzo telegramma il trasferimento dal 20 ottobre presso appalti nel milanese o addirittura nel sud Italia.

Attualmente gli ex dipendenti Biblos sono tenuti lontani dalle postazioni di servizio, anche se retribuiti, probabilmente a seguito di una riunione sindacale indetta e tenutasi lunedì 20 settembre.

Tutto ciò significa un nuovo ricorso al Tribunale del Lavoro che per l’espletamento di tutto l’iter vedrà i lavoratori restare a casa SENZA SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE per altri 4 o 5 mesi. SIAMO ALLA FAME! Vedremo se le istituzioni: COMUNE, PROVINCIA faranno qualcosa di concreto oltre alle solite mozioni di solidarietà.

Questa incresciosa situazione, che ormai dura da dieci mesi, origina dalla cialtronesca formulazione da parte di Ca’ Foscari del capitolato speciale d’appalto tramite il quale si consente a cooperative di caporali di acquisire la gestione del servizio di portierato al MASSIMO RIBASSO a scapito dei diritti acquisiti dai lavoratori. Non è possibile prestare servizio per salari inaccettabili, lavorare 45 ore settimanali e vedersene retribuite 40 secondo la tipologia del LAVORO DISCONTINUO.

Esiste una unica soluzione al disastro:

Ca’ Foscari deve smettere di usufruire dei “servigi” dell’ATI GUERRIERO – PRODEST ottenuti sullo sfruttamento degli attuali lavoratori. Va anteposta la salvaguardia della dignità delle persone rispetto a bieche logiche di mercato.
Ca’ Foscari deve ampliare l’appalto per consentire ai lavoratori di ritornare in servizio salvaguardando i diritti acquisiti e ribaditi dalle ordinanze. Ricordiamo ancora una volta alla Prefettura, alla Provincia, al Comune e a Ca’ Foscari stessa che i lavoratori non sono disposti ad accettare soluzioni che non partano dal rispetto delle ORDINANZE emesse dai giudici.

Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Flessibili, precari, esternalizzati»

Ultime notizie dell'autore «Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta (Venezia)»

6522