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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Uniti contro Berlusconi, ma autonomi da Prodi e dall’Ulivo

(20 Ottobre 2003)

Lo sciopero generale del 24 ottobre è un occasione importante di unità del mondo del lavoro contro il governo Berlusconi e le sue odiose misure ai danni delle pensioni e del lavoro. (Legge 30).

Ma non è affatto una risposta sufficiente. Non bastano puri atti simbolici. Né si può riprendere la via degli scioperi semplicemente dimostrativi, come negli anni passati. E' necessario davvero voltare pagina.

Occorre una risposta capace non solo di “ben figurare” ma di vincere. Occorre una risposta capace di fermare l’intero Paese sino al ritiro delle misure varate su pensioni e lavoro; capace di bloccare le fabbriche, gli uffici, le scuole, i trasporti, sino alla sconfitta del governo; capace di unire, in un’azione prolungata, le lotte dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani, dei movimenti di questi anni. E' l’unica risposta che può davvero cacciare Berlusconi dal versante dei lavoratori e aprire uno scenario nuovo nel Paese.

Ma non si può liberare, contro Berlusconi, la forza enorme dei lavoratori se non si rompe con Romano Prodi ed il centro liberale dell’Ulivo: il cui unico scopo, come otto anni fa, è quello di rimpiazzare Berlusconi dal versante degli industriali e dei banchieri, un programma di nuovi sacrifici operai nella pace sociale.

Come si possono difendere le pensioni contro Berlusconi a braccetto di un Romano Prodi che chiede di colpire le pensioni di tutta Europa? O al fianco di un centro ulivista che ha già varato la controriforma Dini e che annuncia, per il dopo sciopero, nuove disponibilità a negoziare con Berlusconi contro le pensioni (e sull’Irak)?

È vero: contro Berlusconi i lavoratori hanno bisogno di unità. Ma in piena autonomia da tutti i propri avversari e su una propria piattaforma di lotta indipendente.

Chiediamo alla CGIL e a tutte le forze del sindacalismo di classe, a tutti i movimenti di lotta di questi anni e alle loro rappresentanze, a tutte le forze della sinistra che si sono schierate per l’estensione dell’art. 18: di rompere con il centro liberale dell’Ulivo, di costruire un polo autonomo di classe, di preparare l’unica alternativa vera a Berlusconi: l’alternativa dei lavoratori e delle lavoratrici.

- Unità di lotta dei lavoratori contro Berlusconi per la sua cacciata
- Per un vero sciopero generale prolungato sino al ritiro delle misure antioperaie su pensioni e lavoro (legge 30)
- Via le truppe italiane dall’Irak
- Nessuna fiducia in Romano Prodi e nel centro dell’Ulivo, avversari dei lavoratori e sostenitori di missioni coloniali
- Per una alternativa dei lavoratori: che cancelli le controriforme antioperaie degli ultimi 10 anni.

Associazione marxista rivoluzionaria
PROGETTO COMUNISTA
sinistra del PRC

Fonte

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