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(11 Settembre 2010) Enzo Apicella
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    Ecuador: fallito il tentativo di colpo di stato

    (1 Ottobre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    01/10/2010 14:33:39 --- Il tentativo di colpo di stato avvenuto ieri in Ecuador ha evidenziato ancora una volta come la destra, ed i suoi sostenitori interni ed esterni, stia cercando di bloccare i processi di avanzamento sociale e di integrazione in atto in America Latina. Nelle prime ore di ieri, orario di Quito, reparti della polizia hanno occupato alcune caserme il tutto, si è detto all’inizio, sotto l’insegna di una rivendicazione salariale. La legge a cui facevano riferimento, in realtà, ha poi dichiarato il Presidente Correa “E’ una legge che tende ad evitare gli abusi, i privilegi, la corruzione”. “E' stato un tentativo di golpe dietro al quale c'è Lucio Gutierrez" (ex presidente e ora capo dell'opposizione) ha detto ancora Correa "C'erano degli infiltrati nella polizia e per questo procederemo a rinnovare completamente questa fondamentale forza dello Stato".

    Dopo le caserme è stato occupato anche l’aeroporto, il Presidente è sceso in piazza per parlare con i poliziotti che hanno sparato contro di lui dei lacrimogeni, Correa è stato anche ferito ed è stato portato nell’ospedale della Policia Nacional dove è stato sequestrato per 12 ore.

    Nel giro di poche ore i sostenitori del presidente Rafael Correa si sono mobilitati e sono scesi nelle strade della capitale. Ci sono stati scontri davanti all'ospedale e i manifestanti sono stati attaccati dalla polizia che ha sparato anche proiettili di gomma oltre ai lacrimogeni. La polizia non è comunque riuscita a disperdere la folla accorsa in difesa del presidente. Poi l’intervento dell’Esercito, rimasto fedele alla Costituzione, che ha liberato Correa riportandolo al Palazzo Presidenziale

    Miguel Caravajal, ministro per la Sicurezza Interna e Esterna, ha dichiarato che negli scontri fra polizia e manifestanti c’è stato un morto e 88 feriti. Ci sono poi le dichiarazioni di molti giornalisti che sostengono di essere stati picchiati dagli agenti mentre tentavano di documentare quanto stava avvenendo.
    Intanto il presidente venezuelano Hugo Chavez solidarizzando con Correa ha dichiarato che il tentativo di golpe è stato orchestrato dagli Stati Uniti che “cercano di dominare il continente attraverso la violenza”, e durante la riunione straordinaria dell’Unasur ha aggiunto: “visto che ha perso il controllo del continente, il Governo degli Stati Uniti porta avanti una cospirazione permanente contro i paesi dell’Alba come Ecuador, Bolivia, Honduras e Venezuela”.

    Radio Città Aperta

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