">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Save Our System

Save Our System

(30 Luglio 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Dove và la CGIL?)

06.10.2010 - Replica "La Cgil che vogliamo" alla segreteria Fiom di Livorno

(6 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Mercoledì 06 Ottobre 2010 14:36
"La CGIL che vogliamo" di Livorno considera il comunicato della FIOM di Livorno sui fatti relativi alla contestazione della CISL estremamente sbagliato: nella sostanza, nella forma e nell'opportunità. (...)

Sulla contestazione spontanea dei lavoratori e dei singoli iscritti della Fiom nei confronti della CISL ci siamo già pubblicamente espressi, dichiarando tutta la nostra solidarietà a questi lavoratori e condannando l'aggressione a cui sono stati sottoposti in questi giorni tramite paragoni falsi quanto calunniosi.
La Segreteria della FIOM ha diritto di pensarla differentemente e di dissociarsi da prese di posizioni individuali e collettive, provenienti dall'interno dell'organizzazione locale e nazionale, che ritiene sbagliate: le une quanto le altre rientrano nella normale e legittima dialettica politica di una qualsiasi organizzazione.
Ma le polemiche non possono però oltrepassare certi limiti, come la Segreteria della FIOM ha fatto con il suo comunicato.
E' infatti inammissibile che venga personalmente attaccato un dirigente nazionale della propria categoria, nella forma in cui è stato fatto,fuori dal contesto, accusandolo di violenza fino ad affiancarlo a personaggi come Bonanni, Sacconi, Marchionne, Berlusconi e ad additarlo tra coloro che "alzano i toni" del conflitto in atto nel nostro paese.
La presa di distanza pubbliche da alcune dichiarazioni di Cremaschi relative agli avvenimenti di Livorno e alle specifiche prese di posizione della CGIL e della FIOM locale, poteva essere attuata in altre forme, senza arrivare ad un attacco personale diretto e offensivo.
I lavoratori sanno benissimo chi in questo paese sta alzando i toni (e non solo) del conflitto, e probabilmente stanno iniziando a capire anche chi sono, all'interno della CGIL, coloro che a causa della loro subordinazione a logiche di partito e di collateralismo con le amministrazioni locali si indispettiscono di fronte a tutte quelle iniziative che intralciano la loro tradizionale disponibilità ad abbassare, insieme ai toni, spesso anche la disponibilità al conflitto.
Per La CGIL che vogliamo

Antonio Stefanini Direttivo FP CGI
L
Livorno, 6 ottobre 2010

La CGIL che vogliamo - Livorno

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Dove và la CGIL?»

Ultime notizie dell'autore «Rete del 28 aprile per l'indipendenza e la democrazia sindacale»

5698