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Dignità operaia

Dignità operaia

(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

Il "bivio" della Fiom

(8 Ottobre 2010)

Nel paese crescono le contestazioni contro la Cisl, il sindacato giallo guidato da Bonanni, responsabile in questi decenni di una complicità con Confindustria e governo che è andata ben oltre ogni concertazione. Dopo Torino, Treviglio, Livorno, mercoledi altre contestazioni sono avvenute nella sede centrale della Cisl di Roma e a Merate. In queste contestazioni nessuno si è fatto male, neanche Bonanni, ma di violenza e di aggressione parlano invece i responsabili del sindacato collaborazionista di Bonanni. Stesse accuse vengono anche da parte della Cgil, cioè la confederazione che la Fiom rappresenta nel settore metalmeccanico.

"Mi preoccupa il ripetersi di questi fatti" ha detto ad esempio il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, intervistato questa mattina da Maurizio Belpietro su Canale 5. Commentando il lancio di uova e fumogeni contro la sede romana della Cisl avvenuto ieri Epifani ha affermato che "questa azione non ha nessun rapporto con il sindacato". Il leader della Cgil, ripetendo che "le sedi sindacali vanno rispettate", ha sottolineato che il sindacato ha "organismi di giurisdizione interni e che tocca ora al sindacato aprire un'istruttoria e poi decidere eventuali sanzioni". "Abbiamo una giurisdizione interna e delle sanzioni. Se ci sono fatti gravi naturalmente ci saranno delle espulsioni. Ci sarà massima intransigenza. Lo abbiamo fatto nel passato e lo faremo nuovamente se necessario". A Torino intanto è scoppiata una polemica in casa Cgil sulla partecipazione di due esponenti della Fiom, Piero Passarino della segreteria regionale e Giorgio Cremaschi della segreteria nazionale, al dibattito sullo sciopero dei metalmeccanici del 16 ottobre organizzato ieri sera dal centro sociale torinese Askatasuna. La partecipazione non è piaciuta al numero uno della Cgil del Piemonte, Alberto Tomasso: "La Cgil regionale si dissocia da chi partecipa ad iniziative con associazioni e centri sociali, i cui comportamenti e le modalità di espressione delle proprie opinioni sono in netto contrasto con la Cgil e la pratica dei suoi principi".

Di fronte allo sviluppo degli avvenimenti, difficilmente la Fiom potrà più far finta di niente: alle decine di migliaia di operai, studenti e attivisti politici che sabato 16 ottobre parteciperanno a Roma alla manifestazione nazionale indetta dai metalmeccanici, la Fiom – che farà parlare proprio Epifani dal palco centrale della manifestazione - dovrà dire chiaramente se piegherà la testa davanti alla Fiat ed a Epifani, abbassando il tiro nelle trattative o espellendo e sanzionando gli operai ‘colpevoli’ di aver contestato la Cisl. Oppure se, finalmente intraprenderà un percorso di autonomizzazione delle proprie strutture dalla Cgil in vista di un collegamento più stretto ed organico con un sindacalismo indipendente e di base che ormai rappresenta un pezzo importante e confederale, e non più solo testimoniale, del mondo del lavoro. In questi mesi la Fiom ha sperimentato sulla propria pelle che cosa significa subire le conseguenze di essere un sindacato non firmatario di contratto. E’ la pesante esperienza che in questi decenni hanno dovuto sperimentare i sindacati di base, sottoposti ad ogni forma di discriminazione da parte di Confindustria, governo e Cgil Cisl Uil proprio perché non intendevano sottoscrivere contratti e accordi bidone o perché hanno indicato la strada del sindacato conflittuale e non di quello complice/concertativo.

L’incalzare della crisi economica e la brusca verticalizzazione dei poteri decisionali, riduce enormemente gli interstizi in cui negli anni la Fiom ha potuto svolgere un ruolo di “lotta e di concertazione”. Oggi la pressione è molteplice e si manifesta anche dentro la Cgil. La Fiom è davanti ad un bivio. Scegliere il percorso sarà doloroso, ma continuare a non scegliere sarebbe devastante.

7 ottobre 2010

La redazione di Contropiano

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