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Dignità operaia

Dignità operaia

(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

Appello ai lavoratori per le manifestazioni del 9 e 16 ottobre

(8 Ottobre 2010)

I giorni 9 e 16 ottobre, rispettivamente a Torino e Roma, la USB e la FIOM hanno indetto due manifestazioni di lavoratori contro i ricatti di Fiat e Confindustria, contro le politiche anticostituzionali, neocorporative e liberticide del governo volte – gli uni e le altre – ad annullare decenni di conquiste democratiche e ridisegnare i rapporti politici tra le classi.

A questo disegno reazionario Cisl, Uil e Ugl (il sindacato fascista Cisnal riverniciato a “nuovo”) danno ormai scopertamente il loro appoggio, mentre troppe parti della CGIL mostrano una volta di più la stessa tolleranza e disponibilità – in nome della falsa unità con costoro – che ha portato alla debolezza e al disastro attuali. Non è l’unità fasulla e a tutti i costi con i dirigenti dei sindacati “gialli” che serve ai lavoratori per resistere e controbattere all’attacco padronale.

L’unità vera, quella dei lavoratori, in un sindacato di classe, è oggi perentoriamente all’ordine del giorno, ma occorre vincere sull’opportunismo, sulla cecità, sulla subordinazione di dirigenti e strutture a concezioni e interessi estranei e opposti a quelli dei lavoratori.

È una strada ancora difficile, ma l’obbiettivo è chiaro e condiviso e il percorso è già iniziato.

Le due manifestazioni di Torino e di Roma sono giuste perché – seppure ancora in momenti e luoghi diversi e senza alcun coordinamento reciproco – sono entrambe espressione della vera unità del mondo del lavoro: quella che si realizza sui reali interessi dei lavoratori e nella lotta contro il padronato, il suo governo, i suoi complici.

Occorre ora un salto di qualità:

è necessario che tutte le componenti sindacali che contrastano le attuali politiche reazionarie del padronato abbandonino atteggiamenti di reciproca contrapposizione e perseguano, al contrario, gli obbiettivi primari di stanare e isolare gli opportunisti e gli imbelli portandoli allo scoperto davanti alla massa dei lavoratori, di acutizzare le contraddizioni al loro interno approfondendo la frattura tra burocrazie e lavoratori, di sostenere chi questa battaglia già sostiene in posizione minoritaria nelle strutture burocratiche ma maggioritaria tra gli iscritti e i lavoratori. Questa offensiva politica è oggi prioritaria: solo dopo aver isolato e sconfitto gli avversari che si annidano nelle nostre fila saranno all’ordine del giorno le forme e i modi della costruzione del sindacato di classe.

L’Attivo unitario dei comunisti napoletani fa appello ai lavoratori – che parteciperanno alle due manifestazioni di Torino e di Roma e a tutti quelli che ad esse guardano con simpatia – di dare un significato convergente alle due manifestazioni e di inaugurare una nuova fase in questa lotta comune ricercando momenti di contatto, a partire dagli obbiettivi condivisi e dai bisogni effettivi dei lavoratori – primo fra tutti quello dell’unità –, per sconfiggere tutte le posizioni opportuniste e avviare momenti di coordinamento e di collaborazione che abbiano come obbiettivo il sindacato di classe.

In questa stessa direzione stiamo lavorando alla preparazione del convegno nazionale “I comunisti e la questione sindacale” che si terrà a Napoli nella seconda metà di novembre.

6 ottobre 2010

ATTIVO UNITARIO DEI COMUNISTI NAPOLETANI

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