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14 ottobre giornata nazionale per i diritti degli immigrati proteste al ministero degli interni e alle prefetture

(8 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

08/10/2010 17:28

14 ottobre a ROMA, ore 17 corteo da p.za Vittorio/ angolo “Sherkhan”

ore 18 in poi presidio in p.za Esquilino

15 ottobre a ROMA, ore 17 p.za Esquilino, Assemblea Generale sull’Immigrazione

Il 14 ottobre in tutta Italia avrà luogo una giornata a sostegno dei diritti degli immigrati.

Nella crisi , si stanno accentuando i fenomeni xenofobi e razzisti nei paesi europei, che a 60 anni dai crimini commessi nelle guerre mondiali, pensavano di essere immuni da questa peste.

Addirittura è la Commissaria Europea ai Diritti Umani che accusa e denuncia i governi Sarkosy e Berlusconi, responsabili il primo della deportazione dei Rom, il secondo dei famigerati accordi sui respingimenti nei lager libici.

Dopo la rivolta di Rosarno , che ha smascherato il ruolo delle cosche nel mantenere in regime di schiavitù il bracciantato migrante , le cose non son cambiate : per i migranti la paga al nero è sempre sui 20 Euro , costretti a sopravvivere in condizioni bestiali, lucrando le istituzioni sulla loro pelle anche con i miseri “ villaggi dell’accoglienza”.

Il leghista Ministro degli Interni Maroni non perde occasione per vantarsi : delle migliaia di espulsioni , della distruzione di campi Rom, del disconoscimento della cittadinanza per i nati-cresciuti in Italia,della negazione del permesso di soggiorno e del diritto di asilo, dell’apertura di nuovi CIE.

Il 14 ottobre , nei confronti del Ministero degli Interni e delle Prefetture scatterà la protesta antirazzista per rivendicare i diritti negati, quali :

la proroga del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro per la crisi e rischia l’espulsione a causa della “ legge Bossi-Fini”;

il permesso di soggiorno, per chi ha fatto richiesta di regolarizzazione nella “ sanatoria 2009”

l’applicazione della Direttiva UE , che garantisce il permesso di soggiorno a coloro che denunciano la prestazione del lavoro in nero e/o in condizioni di “ schiavitù”;

la garanzia dei Diritti di Asilo e Umanitario , previsti dalla Convenzione di Ginevra sui Rifugiati e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ; l’annullamento dei respingimenti in mare e degli accordi bilaterali di espulsione ( vedi Italia-Libia);

la chiusura dei CIE , la condanna del regime di internamento, le tutele per i reclusi .

La Confederazione Cobas fa propri questi obiettivi impegnandosi a sostenerli in ogni sede.

Allo stesso tempo , promuove le azioni di lotta – tra cui lo sciopero nella scuola del 15 ottobre – atte a contribuire al riconoscimento dei diritti di cittadinanza per quanti vivono in Italia e UE .

Roma 6 ottobre 2010

CONFEDERAZIONE COBAS

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Confederazione Cobas

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