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    Viva l'insurrezione operaia e popolare in Bolivia

    (18 Ottobre 2003)

    L’insurrezione operaia e popolare prosegue con slancio in bolivia.
    Le masse circondano, assediano, paralizzano i politici e le forze repressive
    L’assassino miliardario sanchez de losada a un passo dalla sconfitta
    E’ un grande colpo per il fondo monetario,gli usa e l’unione europea
    E' un grande aiuto alla resistenza irachena, a quella palestinese, colombiana, alle lotte dei lavoratori e popoli di tutto il mondo

    BATTENDOSI FINO IN FONDO SI PUO' VINCERE!

    VIVA LA RIVOLUZIONE BOLIVIANA


    Di slancio gli operai, i lavoratori boliviani, le masse boliviane hanno proseguito nella loro iniziativa offensiva. Non si sono fatte fermare dalle concessionidel potere, dall’annunciato referendum, dagli inviti alla calma e alla preghiera allo sciopero della fame. A decine e centinaia di miglia sono scesi giù nel centro della città. Sono arrivati i minatori questa volta armati di candelotti di dinamite. Barricate sono alzate ovunque, perfino le ambulanze sono controllate perché i militari non se ne servano per trasporti di armi.

    Il grido comune rivolto al miliardario assassino presidente Sanchez de Losada è: Ahora es quando carajo ! Adesso è il quando te ne devi andare, cazzone!

    La borghesia , la chiesa i partiti politici stanno cercando di correre ai ripari per mantenere il potere. Ma la cacciata di Sanchez de Losada rappresenta una vittoria dagli esiti difficilmente prevedibili. Cade uno dei perni dell’imperialismo nell’America Latina. E cade sotto la spinta di una vera e propria insurrezione operaia, di quelle che secondo gli esperti non avrebbero mai più dovuto esserci.

    Ecco accontentato chi aveva profetizzato alla caduta del socialismo reale dell’Est Europa la fine della lotta di classe e del marxismo, la fine della storia. Ecco sistemati anche i transfughi che avevano individuato il futuro nella socialdemocrazia, magari nelle sue versioni edulcorate, portoallegrotte e municipaliste.

    Va notato che non sono solo le società multinazionali americane ad essere colpite. I maggiori beneficiari del gas boliviano, guarda caso, erano le europee British Petroleum e Repsol.

    E questo spiega il silenzio dell’Europa sui massacri di Losada, come la rabbia dei traditori alla Putin spiega tutto il suo impegno per ricucire (provvisoriamente) lo sbrindellato fronte imperialista.

    E in cambio Bush gli ha fatto aprire una catena di distributori di benzina Lukoil(1600 per l’esattezza) negli States. I servigi importanti hanno il loro alto prezzo. In questa catena Putin venderà il petrolio che ha privatizzato (cioè rubato al popolo) in Russia. E così l’ONU (ma sarebbe meglio dire OLU organizzazione dei ladroni uniti) si ricompatta. Ma sempre più frequenti e più ampie sono le scosse telluriche che vengono dai movimenti di massa proletariantagonisti e che indicano che sotto la crosta del controllo, della devastazione della guerra, forze magmatiche sono in movimento e finiranno per gridare a loro signori tutti dell’est e dell’ovest, del nord e del Sud Ahora es quando, carajos!

    fausto di venetocontroguerra e soccorsopopolare

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