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Pace, lavoro e libertà

Pace, lavoro e libertà

(16 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Manifestazione nazionale della FIOM

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(Contratto Metalmeccanici)

SNATER aderisce alla manifestazione del 16 ottobre per la difesa dei diritti dei lavoratori

(16 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO TELECOMUNICAZIONI E
RADIOTELEVISIONI

Roma, 13 ottobre 2010

SNATER aderisce alla manifestazione del 16 novembre per la difesa dei diritti dei lavoratori.

Mai come ora l’azione congiunta del padronato e del governo sta minando alla base i diritti dei lavoratori, da una parte Confindustria con Marchionne che punta allo svuotamento del contratto nazionale lasciando libere le aziende di stipulare accordi territoriali che cancellano diritti fondamentali come lo sciopero, la malattia e salari e condizioni di lavoro dignitosi e dall’altra con
l’avanzata del cosiddetto “collegato lavoro”, una serie di n orme atte a scardinare le difese giuridiche su cui si basa il diritto del lavoro, approvato al senato il 28 settembre; il tutto con la complice censura dei media che alternano al caso un’informazione pilotata che fa apparire solo una faccia della medaglia, sempre quella padronale e governativa,.con il silenzio assoluto o con la criminalizzazione di ogni forma di dissenso. Di questo quadro e’ parte integrante il ruolo svolto dalle organizzazioni sindacali confederali (CGIL, CISL, UIL e, a seguire, l’UGL ) che con la firma del patto sociale con Confindustria nel ’92 per il contenimento del costo del lavoro hanno garantito mano libera alla controparte, narcotizza ndo il dissenso dei lavoratori di cui si dicono i rappresentanti. Tutti i lavoratori con almeno una ventina di anni di servizio hanno potuto constatare sulla propria pelle il frutto di questi accordi scellerati che hanno portato ad una forte compressione del salario reale (se ne è accorto anche il centro studi della CGIL!!!), dei diritti (tanto per citarne solo una il maledetto comporto per la malattia), ad esternalizzazioni forsennate, alla perdita di oltre un milione di posti di lavoro e del pesante ridimensionamento del sistema pensionistico, mentre i lavoratori più giovani hanno potuto anche loro bearsi dei frutti della concertazione nel percorso ad ostacoli che costituisce il precariato e, quando i più fortunati finalmente approdano ad un posto fisso si trovano già inserite nei contratti norme pesantemente discriminatorie per i neo assunti, come a voler scavare un solco generazionale (del tutto artificiale dato che poi i giovani lavoratori non sono altro che i nostri figli).
In questo contesto la FIOM cerca di porre un freno al feroce attacco di Marchionne arrivando a chiamare in piazza i lavoratori di tutti i settori ma si trova isolata all’interno della sua stessa confederazione dove Epifani si sta per sedere al tavolo con le altre due organizzazioni e, tra un “caro Gugliemo” e un “cara Emma”, stipuleranno un nuovo e ancor più scellerato patto sociale che garantisca a Confidustria per i prossimi anni il superamento di quei se pur labili limiti fissati negli accordi del ’92 ritenuti ormai inutili laccioli.
Per le altre organizzazioni sindacali il problema non si pone neppure essendo pienamente conniventi.
Ritenendo dunque il momento oltremodo critico per l’intero mondo del lavoro la nostra organizzazione non può esimersi dal prendere posizione, non tanto in favore di un’altra organizzazione che giustamente si sente sotto attacco, come del resto sono ogni giorno tutti i sindacati di base e autonomi come il nostro, ma in difesa dei diritti di tutti lavoratori, fermamente convinti che non esistono isole felici e che la “ricetta Marchionne” nel breve futuro verrà estesa a tutti i settori di Confidustria travolgendo l’assetto di tutto il mondo del lavoro e questo non può vederci neutrali anche se la strada intrapresa dalla FIOM in ambito CGIL è di fatto un vicolo cieco.
L’unica alternativa concreta a questo stato di cose è l’unione di tutte le organizzazioni sindacali autonome e di base per poter essere più utili ed efficaci nella difesa dei nostri diritti, per dirla con un motto che campeggia sul nostro sito:

Se il padronato ci vuole divisi é per batterci meglio.
Rispondiamo favorendo l'unità sempre più estesa dei lavoratori tutti.
Chi lotta può perdere chi non lotta é già sconfitto.


La Segreteria Nazionale
SEGRETERIA NAZIONALE – SETTORE TELECOMUNICAZIONI

snaterti@tin.it Via Dardanelli, 13 – 00195 ROMA Tel. 06.3720095/6 – Fax 06.37514885 www.snatertlc.it

SNATER

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