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(30 Settembre 2010) Enzo Apicella
Terzigno: una nuova discarica nel territorio di produzione del Lacryma Christi

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A Roma il PDL conferma la seconda discarica nel vesuviano. La popolazione in rivolta, nuovi violenti scontri

(21 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

20-10-2010/23:31 - (agg. alle 0.05) Poco dopo le 22 di questa sera una folla di cittadini ha cominciato a radunarsi sulla rotonda di via Panoramica, nei pressi della discarica di Terzigno (Napoli). I residenti dei comuni Vesuviani mobilitati ormai da settimane stanno accorrendo sul luogo dopo che è stata diffusa la notizia del vertice del Pdl con i rappresentati delle istituzioni della Campania, a Palazzo Grazioli, che ha dato il via libera all'apertura della seconda discarica in Cava Vitiello, nel territorio di Terzigno, avversata dai cittadini che stanno cercando di impedirne la realizzazione opponendosi fisicamente a Polizia e Carabinieri che da giorni cercano di rimuovere i blocchi stradali per permettere ai camion carichi di spazzatura di sversare i loro rifiuti nella discarica già esistente. I cittadini della zona Vesuviana sono stati informati della decisione giunta da Roma ed invitati ad accorrere sul posto da automobili sui quali erano montate delle amplificazioni che hanno percorso i vari quartieri di Terzigno e Boscoreale.
Padre Alex Zanotelli poco fa ha invitato la folla dei manifestanti ad opporre alle forze di sicurezza e ai camion autocompattatori una ''resistenza non violenta''. ''Vi prego - ha aggiunto rivolto ai manifestanti - di opporvi in tutti i modi democratici possibili ma senza violenza, perche' non porta da nessuna parte. Il governo invece di stare dalla parte dei cittadini ha deciso di stare da quella dei potentati economici''.
Ma mentre una giornalista di Rainews 24 stava intervistando in diretta i rappresentanti dei comitati che si battono contro la discarica in lontananza si sono visti dei violenti scontri tra i cordoni di poliziotti in assetto antisommossa a protezione dell'ingresso nella discarica e un nutrito gruppo di manifestanti con i volti coperti da sciarpe che hanno lanciato razzi, pietre e bombe carta. I poliziotti hanno usato lacrimogeni a volontà cercando di avanzare verso i manifestanti ma sono stati respinti e sono tornati sulle loro posizioni. 'Si tratta di una decisione irresponsabile, si soffia sul fuoco in una situazione davvero esplosiva' ha commentato Genovese, del comitato 'Vesuvio in lotta'.
Poco prima della mezzanotte un nuovo confronto tra manifestanti e polizia, anche questa volta con lanci incrociati di pietre, bombe carta e lacrimogeni. Secondo la corrispondente di Rainews24 la Polizia avrebbe sparato numerosi lacrimogeni verso la folla raccolta sulla rotonda e contro i giornalisti, e una ragazza sarebbe stata colpita e portata d'urgenza in ospedale. Si segnalano assembramenti di manifestanti anche in altri punti del vesuviano e un corteo di cittadini che sta cercando di raggiungere la discarica di Terzigno.
Intere zone dei comuni vesuviani sono state isolate a causa delle barricate realizzate con pezzi di vecchi elettrodomestici, mobili, materassi e spazzatura. E' questa ad esempio la situazione di via Settetermini, circa 300 metri di strada che collegano Boscoreale con i comuni di Torre Annunziata e Pompei mentre i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare tutto il giorno per rimuovere l'autobus della società di trasporti Enav che è stato incendiato durante la scorsa notte in via Nazionale Passanti dove ieri era stato realizzato un altro blocco. Subito dopo l'incendio del mezzo ci sono stati momenti di fortissima tensione tra manifestanti e polizia con lanci di pietre, bottiglie e lacrimogeni.
A Terzigno durante la giornata hanno potuto sversare il loro carico solo 51 compattatori, dopo una carica effettuata dai celerini per far passare i compattatori, mentre altri sono stati rimandati indietro verso le altre tre discariche individuate, per pochi giorni, dal governatore della Campania, Stefano Caldoro. A venti sindaci del Casertano, però, il provvedimento non è affatto piaciuto e così hanno deciso di presidiare la discarica Maruzzella di San Tammaro per impedire l'accesso dei mezzi. Da parte loro i sindaci dell'area vesuviana, che hanno incontrato i manifestanti nei pressi della discarica Sari, quella già in funzione a Terzigno, ne chiedono la immediata chiusura. Gennaro Cirillo, primo cittadino di Trecase, ed Agnese Borrelli, sindaco di Boscotrecase, hanno presentato con il loro collega di Boscoreale, Gennaro Langella, un esposto alla Procura di Nola con il quale si denuncia l'inquinamento delle falde acquifere provocato dalla discarica stessa. Ma in serata la parola è passata di nuovo ai giovani del vesuviano impegnati sulle barricate.

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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