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Dignità operaia

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(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

22.10.10 - Report riunione La Cgil che vogliamo

(22 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Venerdì 22 Ottobre 2010 15:33 Si è svolto nella giornata di ieri, 21 ottobre nella sala "Santi" della Cgil nazionale, l'incontro tra le/i componenti del Direttivo nazionale della Cgil aderenti all'area programmatica "La CGIL che vogliamo". (...)

La riunione è stata aperta da una relazione del coordinatore nazionale Gianni Rinaldini. La relazione ha analizzato i risultati e il valore politico della manifestazione nazionale Fiom del 16 ottobre, l'allarmismo con cui il governo e i media hanno tentato di circoscriverne l'impatto politico, le diffuse attese per quella giornata in sé e per le ripercussioni che avrebbe potuto avere sulla linea e sulle iniziative della Confederazione, l'impegno politicamente e organizzativamente "a macchia di leopardo" delle Camere del Lavoro per il successo del corteo. La Confederazione, però, almeno stando alle dichiarazioni dei suoi massimi dirigenti e anche del dibattito svoltosi tra i segretari generali nazionali nella giornata del 20, sembra voler assumere e archiviare il senso di quella giornata. Intanto procede con immutata brutalità l'attacco antioperaio e antidemocratico: il 19 è stato approvato il "collegato lavoro", mentre parallelamente la Fiat accelera la costituzione della "newco" per Pomigliano e, forse, per altri siti del gruppo, prefigurando così un aggiramento anche delle norme sui licenziamenti collettivi. La contrattazione nel pubblico impiego resta bloccata. Gli obiettivi della Confindustria (e del governo) sono sempre più chiari, come esplicitato in modo solenne da Bombassei nel convegno di Genova a fine settembre, con l'ambizione di giungere ad una quota di salario variabile che ammonti al 40-45% della retribuzione totale. Nel frattempo si allarga l'uso degli enti bilaterali a cui, tra l'altro, Sacconi progetta di affidare le risorse già dell'Inps destinate agli ammortizzatori sociali. In questo quadro, il seminario nazionale sulla contrattazione svoltosi a Todi qualche settimana fa sembra voler essere solo uno strumento ad uso politico con una implicita e surrettizia assunzione della relazione di Camusso e delle conclusioni di Epifani, senza tenere in alcun conto il dibattito. Le critiche alla Cisl e alla Uil sono sempre accompagnate da una smobilitante affermazione secondo cui nulla di serio può essere fatto senza una ripresa dell'unità sindacale. Rinaldini ha riconfermato il giudizio nettamente negativo sugli episodi di contestazione a sedi della Cisl, già espresso nel comunicato del 24 settembre a nome dell'area.

Ha però voluto sottolineare l'altrettanto netto rifiuto di qualunque iniziativa disciplinare nei confronti dei compagni coinvolti negli episodi, ancora di più alla luce della gravissima rottura delle relazioni sindacali da parte dell'Unione industriali di Bergamo con la Fiom di quella città "finché la Cgil non prenderà provvedimenti contro i dirigenti coinvolti". È dunque in questo contesto e su basi vaghe e informali che si è iniziato a partecipare a un tavolo "sulla produttività" senza una discussione preventiva, senza piattaforma, senza un mandato democratico, senza aver fissato regole condivise per la consultazione e la validazione, senza una mobilitazione di sostegno. I nodi dunque si presentano in modo più grave e accelerato. Il coordinatore ha proposto la convocazione di un'assemblea nazionale dell'area "La CGIL che vogliamo" da tenersi prevedibilmente a Roma sabato 20 novembre, per sostenere la nostra analisi della fase, la nostra piattaforma sociale e la richiesta (già avanzata nel documento di minoranza del CD nazionale del 16-17 settembre e che verrà riconfermata nei prossimi giorni) di una tempestiva indizione di uno sciopero generale. Se la manifestazione nazionale prevista per il 27 novembre non sarà utilizzata per lanciare lo sciopero generale, si approfondirà la divaricazione rispetto al 16 ottobre. Il rapporto con la maggioranza anche sul terreno delle relazioni interne è fortemente ostruito. Non c'è alcun riconoscimento del pluralismo sia a livello nazionale sia nella stragrande maggioranza delle strutture, con numerose compagne e compagni dell'area senza alcun incarico. Si ritiene possibile l'ingresso di compagne/i dell'area nelle segreterie delle strutture solo in presenza di un pieno riconoscimento di questo pluralismo. Sulla elezione della nuova segretaria generale nazionale (la rituale consultazione da parte del comitato dei saggi si è svolta in contemporanea con la riunione dell'area), Rinaldini ha proposto che il 3 novembre, dopo le dichiarazioni programmatiche di Susanna Camusso, ci sia una rapida consultazione tra le/i componenti dell'area per verificare l'orientamento da assumere. Quanto all'organizzazione dell'area, Rinaldini ha proposto l'avvio, a partire dal 20 novembre, di una sua migliore strutturazione nelle categorie e nei territori, sia attraverso la costituzione di gruppi di lavoro sia attraverso una periodica riunione dei 27 componenti del Direttivo nazionale, anche se la periodicità proposta (ogni tre settimane) ha lasciato perplessi le/i compagne/i che vengono da più lontano. Nel dibattito, che ha visto gli interventi di numerose compagne e compagni, sono stati approfonditi tutti i temi toccati dalla relazione, sottolineando la drammaticità dello scontro e la gravissima inadeguatezza del dibattito, dell'organizzazione e dell'iniziativa confederali e, dunque, la complessità dei compiti dell'area nelle settimane che ci stanno di fronte. È stato oggetto di discussione la necessità di gestione pluralista dell'area e delle sue prese di posizione, anche attraverso l'impegno, ancora non realizzato, di nominare oltre al coordinatore nazionale un "esecutivo". Al termine, Gianni Rinaldini ha concluso il dibattito proponendo la pubblicazione nei prossimi giorni di un documento che sintetizzerà il dibattito e indirà l'assemblea nazionale del 20 novembre.

www.rete28aprile.it

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