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Terzigno: 'Lo Stato non arretra'. Scontri, barricate, feriti

(22 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

22-10-2010/13:36 --- 'L'emergenza rifiuti in Campania è risolta'. Chi ricorda dell'annuncio che Silvio Berlusconi fece due anni fa, sulla fine dell'emergenza rifiuti in Campania, avrà la sensazione di essere stato preso in giro. L'emergenza non è finita, anche perchè, a quanto pare, governo e istituzioni non hanno interessi affinchè finisca. Forse perchè è più facile – e redditizio – governare un paese che si trova sempre sulla soglia dell'emergenza, con la popolazione a un passo dalla disperazione.
La violenta repressione della polizia alla protesta popolare a Terzigno, nel napoletano, è l'ennesima prova che questo modello di governance, che privilegia gli interessi privati, e addirittura criminali, a scapito degli interessi collettivi, è fallito. Gennaro Langella, sindaco di Boscoreale, il paese che confina con Terzigno, ci vede chiaro: "Con l'apertura della seconda discarica a Terzigno ha vinto la camorra, perchè la camorra ha tutto l'interesse ad aprirla". Langella, esponente del Pdl, l'altro ieri ha rassegnato le dimissioni dal suo partito. In questa zona il Pdl prese l'80% dei voti alle ultime elezioni, con la promessa che mai si sarebbe aperta quest'ultima discarica, ma oggi a fidarsi delle promesse non è rimasto quasi nessuno.
Anche ieri sera oltre mille persone hanno presidiato la rotonda di via Panoramica, che congiunge Terzigno con Boscoreale. A un centinaio di metri si trovano Sari, dove è già attiva da anni una discarica, e Cava Vitiello, dove il governo ha deciso di aprirne una seconda.
Ecco perchè questi cittadini bloccano le strade, si fanno prendere a manganellate dalla polizia, respirano gas lacrimogeni, si rifugiano sui tetti per sfuggire alle cariche. Sono infuriati perchè proprio l'altroieri il governo nazionale e quello regionale hanno definitivamente deciso l’apertura di Cava Vitiello proprio nel cuore del Parco Nazionale. E devono anche ascoltare il ministro della Salute, Ferruccio Fazio che, con la sfacciattaggine che contraddistinguono lui e i suoi colleghi di governo, afferma che a Terzigno è tutto a posto perchè i cattivi odori non arrecano danni alla salute.
Ma come credere al ministro se addirittura i contadini locali dicono di non voler più mangiare tutto quello che cresce nelle loro terre, per paura dell'inquinamento?
Contadini, professoresse, studenti, casalinghe, impiegati, comuni cittadini insomma, sono i veri protagonisti delle proteste, e che resistono alla imposizione autoritaria dello stato . "Lo stato non arretra", dice il funzionario che ordina la carica. Dopo la mezzanotte arrivano i rinforzi: altri agenti, un nucleo di carabinieri, un gruppo della guardia di finanza. Tutti in assetto antisommossa. Le cariche proseguono a sprazzi, mentre un elicottero garantisce la sorveglianza e l'illuminazione dall'alto. Dopo diverse ore di proteste, la polizia decde di disperdere la folla e lo ha fa in modo violento e indiscriminato.
La resistenza popolare comunque prosegue, e non finirà presto. A meno che il governo, che si riunisce in seduta straordinaria proprio oggi, non dovesse decidere di rinunciare al progetto della seconda discarica. Come avrebbe detto un poliziotto, lo Stato non arretra. A costo di passare sul cadavere dei propri cittadini.

Thais Palermo Buti, Radio Città Aperta

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