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Assassinato un compagno del Partido Obrero argentino.

(23 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

“Le nostre bandiere oggi sono a lutto, pagheranno caro, pagheranno tutto “

Una squadraccia armata del sindacalismo peronista spara contro una manifestazione di operai ferroviari uccidendo un militante del PO, ferendone in maniera gravissima un'altra e colpendo altri lavoratori.

Mercoledì scorso, 20 ottobre, il compagno Mariano Ferreyra, militante di 23 anni del nostro partito fratello in Argentina, il Partido Obrero, è stato vigliaccamente assassinato.

Il compagno partecipava ad una manifestazione di alcune centinaia di operai della manutenzione ferroviaria della stazione di Avellaneda, una importante città operaia alla periferia di Buenos Aires, terziarizzati tempo fa con l’accordo della burocrazia dirigente peronista del sindacato di categoria (Union Ferroviaria, appartenente alla confederazione maggioritaria CGT). In particolare chiedevano la riassunzione di 100 operai licenziati e il reintregro di tutti nell’azienda madre.

Una numerosa squadraccia di 120 persone, appartenenti alla struttura burocratica del sindacato e alla “Gioventù Sindacale Peronista”, si è contrapposai al corteo. La polizia che divideva i due fronti si è improvvisamente aperta lasciando passare due degli squadristi che hanno aperto il fuoco colpendo a morte Mariano e ferendo altri manifestanti. La più grave é la compagna Elsa Rodriguez, ugualmente militante del PO, che si trova in coma.

La Union Ferroviaria, così come la CGT e la Gioventù Sindacale Peronista, sono sostenitori del governo “progressista” di Cristina Kirchner, il che la dice lunga sul carattere sociale e politico di tale governo e di altri simili in America Latina.

In particolare è significativo il ruolo della famigerata “Gioventù Sindacale Peronista”. Negli anni ’70, espressione della destra peronista, fu una delle colonne della segreta (non al governo e alla polizia però) “Triple A” (Alleanza Anticomunista Argentina), colpevole dell’assassinio di centinaia di militanti di sinistra e sindacalisti classisti. Oggi sostiene la “peronista di sinistra” Cristina Kirchner , ma l’odio anticomunista e anticlassista e i metodi fascisti restano uguali.

Non a caso la presidente della Repubblica ha pubblicamente polemizzato con i lavoratori in lotta e i compagni di Mariano, invece che con i suoi assassini. Che la burocrazia sindacale reazionaria e venduta, agente del governo, ricorra a metodi criminali così aperti, come i peronisti non usavano da molti anni, è sintomo evidente dell’ascesa della lotta di classe in Argentina e del timore che essa ingenera nel padronato , nel governo e nei loro corrotti servi.

La reazione al crimine operaio è stata rapida e ampia. La confederazione sindacale “democratico -riformista” CTA ha proclamato uno sciopero generale nazionale di protesta. A Buenos Aires decine di migliaia di persone sono scese in piazza, all’appello del PO, di altre organizzazioni politiche di sinistra, della CTA e di moltissime associazioni e strutture democratiche, dando vita, nel centro della città ad una grande manifestazione. Altre manifestazioni si sono svolte nelle altre città argentina.

Salutiamo commossi la memoria di Mariano, esprimiamo i nostri calorosi auspici che Elsa possa salvarsi, ci sentiamo più che vicini alla lotta dei nostri compagni e fratelli di classe argenti.

Giudizio e castigo per i colpevoli.

Mariano è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai

Alleghiamo qui il messaggio di cordoglio che abbiamo inviato al Partido Obrero.

E’ con profondo sdegno e dolore che abbiamo appreso l’assassinio del compagno Mariano Ferreyra e il ferimento della compagna Elsa Rodriguez e di altri lavoratori delle ferrovie da parte di una squadraccia della burocrazia sindacale peronista, legata al governo kirchnerista.

Il nome di Mariano si aggiunge al lungo elenco dei martiri della Quarta Internazionale, caduti nella lotta per la rivoluzione socialista, vittime in particolare degli agenti controrivoluzionari al servizio della borghesia nel movimento operaio politico o sindacale.

La vigliacca azione della squadraccia della già tristemente famosa “gioventù sindacale peronista” esprime la paura dei nemici della classe operaia nei confronti dell’ascesa della sua lotta.

Mentre inchiniamo le nostre bandiere alla memoria del compagno assassinato, siamo certi che il suo sacrificio non sarà stato vano, ma un doloroso e tragico tassello nel lungo percorso della liberazione del proletariato.

“ Le nostre bandiere oggi sono a lutto, pagheranno caro, pagheranno tutto “

Comitato Esecutivo Partito Comunista dei Lavoratori

Fonte

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