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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Lavoratori immigrati e lavoratori italiani: facce diverse ma stessi interessi!

(24 Ottobre 2010)

Un nuovo sciopero del sindacalismo di base; un altro episodio della stanca routine che si ripete di stagione in stagione, senza produrre effetti reali tra i lavoratori, nei posti di lavoro, nella società e nella politica. Questa la possibile valutazione di questo appuntamento di piazza da parte di occhi stanchi e disattenti.

Non è così, non deve essere così, e noi faremo il possibile perchè ciò non accada.

Viene indetto in contemporanea allo sciopero nazionale dei migranti, e qui sta probabilmente una delle ragioni più importanti per cui non potrà essere come si teme.

Non sarà il solito sciopero rituale del sindacalismo di base, ma un nuovo possibile punto di (ri) partenza per il rilancio delle lotte e la costruzione dell'unità di classe di tutti i lavoratori.

Per noi non esiste nessuna concorrenza tra lavoratori immigrati e italiani, come invece vorrebbero far credere i padroni e i governi, ma una sola prospettiva: quella della lotta per la conquista dei propri diritti democratici, il permesso di soggiorno per tutti, del lavoro, della salute, dell'istruzione, della dignità umana,.. contro lo sfruttamento del capitale e il razzismo.

Il Sindacato Intercategoriale Cobas è da sempre schierato su questo terreno, lo dimostrano le lotte a fianco dei lavoratori immigrati delle cooperative della logistica che stanno tentando di disarticolare un settore fondato sullo sfruttamento brutale finalizzato al massimo profitto.

Un settore che sottende la gran parte delle attività produttive dell'intera economia nazionale e che avrà molto probabilmente un boom in occasione dell'Expo a Milano.

Una realtà economica miliardaria che vede l'interesse anche di settori malavitosi, oltre che di multinazionali, e di insospettabili realtà economiche e politiche (vedi ad esempio Royal Mail, le reali poste inglesi, proprietarie della GLS), che ha trovato nelle cooperative lo strumento per realizzare i propri obiettivi: massima produttività, totale flessibilità della forza lavoro, costi ridotti, massimo profitto.

Cooperative che sembrano essere libere (almeno nelle intenzioni di chi le dirige e dei committenti che ne usufruiscono) da ogni vincolo normativo, contrattuale e/o di legge che sia (e questo avviene

con la complicità dei sindacati confederali).

Da ciò le retribuzioni miserrime, il mancato pagamento delle cifre spettanti, le buste paga fantasma, la totale assenza di condizioni di sicurezza, la negazione di diritti fondamentali quali

quello della libera attività sindacale, ecc..

Emblematico in questo senso, la realtà portata alla luce dai lavoratori della coop Papavero-GLS che, prima hanno dovuto fare i conti con le “forze dell'ordine” durante gli scioperi e poi, a distanza di mesi, alcuni di loro che resistevano alle minacce e soprusi padronali, si sono visti licenziati.

A fianco di questi lavoratori stiamo conducendo una dura campagna per rivendicare il loro diritto al lavoro e la loro riassunzione. Con noi, con loro, comitati, centri sociali, realtà di movimento, singoli lavoratori, coi quali si sta compiendo una concreta esperienza di unità di classe tra lavoratori, immigrati e non.

Da qui dunque partiamo per partecipare a questo sciopero; su queste basi chiamiamo i lavoratori, tutti, alla mobilitazione ed alla partecipazione alle manifestazioni nazionali.

· Contro: la negazione e la perdita dei diritti, i ricatti padronali, i sindacati venduti, la precarizzazione generale, la disoccupazione causata da governi e padroni, il razzismo, la sanatoria truffa, i respingimenti in mare e gli accordi bilaterali di espulsione.

· Per: la difesa dei diritti duramente conquistati, il lavoro, la giustizia sociale, l'integrazione, i diritti di cittadinanza.

29 Ottobre SCIOPERO GENERALE NAZIONALE

manifestazione a Milano da L.go Cairoli alle ore 9:30

S.I. COBAS Sindacato Intercategoriale Cobas

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