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Afghanistan: la Francia verso il ritiro? Sotto inchiesta i militari britannici: “troppe vittime civili”

(28 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

28-10-2010/13:32 --- Dalla Francia nuove grane per i comandi militari della Nato impegnati in Afghanistan. ''Nel quadro della nuova strategia Nato, il ritiro dei primi soldati francesi é ‘possibile’ già dall’inizio del 2011. Lo ha annunciato oggi il ministro della Difesa francese che ha ricordato l’annuncio di qualche tempo fa da parte del Presidente statunitense Obama sulla possibilità di un ritiro delle prime truppe di Washington già a partire dal prossimo anno.
Intanto continuano le dichiarazioni propagandistiche da parte delle truppe occupanti e del governo di Kabul che ha annunciato che le forze afghane e quelle della Nato sarebbero in procinto di sconfiggere i talebani a Kandahar, roccaforte dei ribelli. "L'operazione a Kandahar è nella sua ultima fase. Il nemico ha preferito non combattere. Bonifichiamo soprattutto la zona dalle mine posizionate dai ribelli” ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa afgano. Le forze militari straniere e l'esercito afgano, approfittando dei 30mila rinforzi inviati da Barack Obama, hanno lanciato a primavera una vasta offensiva nella provincia di Kandahar, L'operazione mirava a cacciare i talebani dalla loro roccaforte storica e ristabilire l'autorità di Kabul. Ma a inizio ottobre, i talebani avevano sostenuto in un comunicato che le operazioni di migliaia di soldati stranieri e afgani non avevano avuto impatti sulla loro capacità di guerriglia. Mentre gli abitanti hanno espresso il loro timore che i talebani abbiano evitato di combattere per poi tornare in un secondo tempo. “La vittoria è impossibile in Afghanistan. Obama fa bene a voler ritirare le truppe», ha spiegato intanto l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov in un’intervista alla Bbc. L’avvertimento arriva dall’ex presidente che 20 anni fa ritirò le sue truppe dall’Afghanistan dopo 10 anni di guerra e ora suggerisce al presidente degli Stati Uniti di dare altrettanto. Prima di ritirare le truppe sovietiche nell’1989, ha ricordato, si era raggiunto un accordo con Iran, India, Pakistan e gli Stati Uniti. «Speravamo che gli Stati Uniti avrebbero rispettato i patti per un Afghanistan neutrale, democratico, in buoni rapporti con i vicini, la Russia e gli Stati Uniti. Gli americani dicevano di rispettare questo patto ma allo stesso tempo addestravano i talebani, gli stessi che oggi terrorizzano l’Afghanistan e sempre più il Pakistan». Ecco perché sarà difficile per gli Stati Uniti uscire da questa situazione. A suo parere, la miglior cosa che possa fare la Nato è aiutare il Paese a rimettersi in piedi e a ricostruire le infrastrutture.
Anche secondo il Washington Post la campagna militare USA contro la guerriglia non riesce a eliminare i talebani, né ad esercitare pressioni sui loro capi affinché rinuncino a combattere. L'intensa campagna militare straniera nel Paese ha inflitto alcuni rovesci temporanei ai ribelli, ma i capi talebani catturati o uccisi dalle forze occupanti sono spesso sostituiti dopo soltanto alcuni giorni. Per quanto riguarda le vittime civili sono intanto finite sotto inchiesta tre unità britanniche di stanza in Afghanistan,proprio per il gran numero di vittime innocenti che si contano nelle loro missioni. Lo rivela il Guardian la cui inchiesta è partita da alcuni file pubblicati da Wikileaks. Il giornale ha poi chiesto la documentazione al ministero della Difesa di Londra che ha confermato le indagini. Nelle carte si legge che gli uomini della Coldstream Guards hanno ucciso quattro civili a Kabul nell'arco di tre settimane nell'autunno del 2007. In particolare il 21 ottobre i soldati avrebbero aperto il fuoco contro un minibus che non si era fermato all'alt uccidendo una persona e ferendone due. I Royal Marine hanno invece ucciso o ferito otto civili in sei mesi. Il 19 novembre del 2008 hanno freddato un bambino che si trovava a bordo di una Toyota che non si era fermata ad un posto di controllo. Sempre i Royal Marines hanno richiesto lo sgancio di bombe da parte di droni che hanno causato il ferimento all'addome di due bambini. I Rifles, anche loro di stanza in Afghanistan, sono stati invece coinvolti in tre episodi analoghi solo quest'anno.

Klara Kice/Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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