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Strage Viareggio. Incontro tra i Comitati e l’Agenzia nazionale della Sicurezza Ferroviaria

(29 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Scritto da DirittiDistorti
Venerdì 29 Ottobre 2010 12:29

Pubblichiamo questo interessante resoconto dell’Associazione “Il mondo che vorrei” e Assemblea 29 giugno, che lo scorso 27 ottobre hanno incontrato i vertici dell’Agenzia nazionale della Sicurezza Ferroviaria per fare il punto sulla sicurezza ferroviaria a quasi un anno e mezzo dalla strage di Viareggio...

Mercoledì 27 ottobre, a Firenze, si è tenuto l’incontro fra il direttore dell’Agenzia nazionale della Sicurezza Ferroviaria (ANSF), ing. Chiovelli, e suoi collaboratori, ed una delegazione dell’Assemblea 29 giugno e dell’Associazione “Il mondo che vorrei”, associazione che raccoglie familiari delle vittime della strage di Viareggio.
L’ingegnere ha descritto quanto realizzato rispetto al trasporto di merci pericolose: controlli straordinari con ultrasuoni degli assi dello stesso tipo di quello criccato a Viareggio e l’obbligo del Sistema di Controllo della Marcia del Treno (SCMT) sui treni che trasportano merci pericolose; tracciabilità - standard costruttivi, fabbricazione, fabbricante, attività manutentive, soggetto deputato alla manutenzione; controlli ai dispositivi di chiusura delle ferrocisterne provenienti dall’estero, essendosi verificato nel 2009 una consistente crescita di episodi di perdita di sostanze pericolose; norme più stringenti per i controlli non distruttivi (es. ultrasuoni) per officine e personale specializzato.
L’ing. Chiovelli ha dichiarato di conoscere le reazioni delle imprese ferroviarie, dei proprietari dei carri e delle loro associazioni rappresentate nello speciale della rivista “Ship2Shore” dedicata a “Il dopo Viareggio e la crisi del traffico merci su ferrovia” e di ritenere inaccettabile il paventato spostamento, a seguito del costo dei suddetti provvedimenti sulla sicurezza, del traffico ferroviario a quello su gomma.
Ha informato sul fatto che gran parte di quanto prodotto in questi mesi dalla Task Force europea, costituitasi per la strage di Viareggio, per armonizzare ed estendere agli altri Stati europei i criteri e i provvedimenti di sicurezza per il trasporto di merci pericolose, sia stato ultimamente definito dall’Agenzia ferroviaria europea (ERA) come applicabile dalle imprese solo su base volontaria.
Poiché all’ordine del giorno dell’incontro vi erano le misure e i provvedimenti da noi proposti consegnati il 9 aprile all’ANSF, abbiamo affrontato i punti principali quali: - i Rilevatori Temperatura Boccole (RTB), da noi definiti come basilari per la prevenzione di incidenti e disastri, poiché in grado di arrestare il treno in caso di surriscaldamento alle ruote e abbiamo dichiarato l’urgenza di disporre l’obbligo di mantenerli funzionanti ed efficienti, oltre a quella di estenderli in corrispondenza dei centri abitati; - i dispositivi anti-svio sui treni merci (impediti poiché devono sottostare all’analisi costi/benefici); - i picchetti distanziatori costituiti da pezzi di rotaia dimessa, definiti da autorevoli parti causa dello squarcio della cisterna, al contrario di RFI che nella sua relazione di inchiesta si auto-assolve escludendoli. E’ stata confermata l’esistenza di una disposizione di RFI che ne prevedeva la sostituzione, però mai avvenuta; dei carri scudo e dei carri cuscinetto, per i quali esistono disposizioni, non ne risulta l’abrogazione.
Da parte nostra è stata dichiarata la necessità di estendere i provvedimenti previsti per le merci pericolose a tutti i carri merci, che possono comunque causare incidenti anche gravissimi ed evidenziato come la chiusura di stazioni ed impianti sia stata penalizzante per la sicurezza.
Il direttore ha dichiarato che il compito dell’ANSF è perseguire la sicurezza e si è reso disponibile a incontrare di nuovo le delegazioni presenti.

29-10-10

www.dirittidistorti.it

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