">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

In Palestina con Vittorio Arrigoni

In Palestina con Vittorio Arrigoni

(15 Aprile 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    Freedom flotilla italia – i primi impegni

    (1 Novembre 2010)

    navi della Freedom Flotilla 2 alla prossima primavera appare opportuna e ragionevole per diversi motivi, di natura politica e organizzativa. Per quanto riguarda l’organizzazione, è evidente che allestire un’impresa di tale portata, con le sole risorse della società civile di tanti Paesi lontani e diversi fra loro, richiede tempi congrui e compatibili con la risoluzione di problemi che farebbero tremare i polsi a chiunque.

    Dal punto di vista politico, è altrettanto evidente che il successo della Freedom Flotilla 2 si misurerà sulla capacità di aver interessato e coinvolto le opinioni pubbliche, il mainstream, molto più che sul numero delle navi, degli attivisti e la quantità degli aiuti umanitari che si cercherà di far arrivare nella Striscia di Gaza assediata.

    La partecipazione italiana alla Freedom Flotilla 2 costituisce una novità di assoluta importanza, per alcuni motivi che proviamo a sintetizzare.

    In primo luogo, l’Italia è il Paese che si trova ad avere il ceto politico ed intellettuale – tanto di governo, quanto di “opposizione” – più filosionista non solo dell’Europa, ma dell’intero pianeta. In nessun Paese che non fosse l’Italia sarebbe stato concepibile un evento come quello organizzato dalla colona Fiamma Frankenstein a sostegno non dello Stato di Israele, si badi bene, ma del governo più fascista e razzista che quello Stato abbia mai espresso. A braccetto di Netanyahu e Lieberman, infatti, si sono schierati apertamente piduisti come il premier Berlusconi e Fabrizio Cicchitto e sedicenti moralizzatori come Furio Colombo e Roberto Saviano; esponenti dell’opposizione “democratica” e neodemocristiana come Walter Veltroni, Giovanna Melandri e Francesco Rutelli affratellati a ex-post-meta fascistoni come Fini, Alemanno, Gasparri e La Russa, divisi su tutto tranne che sul sostegno senza se e senza ma al governo di una nazione che riconosce e rispetta un solo trattato internazionale: la Bibbia.

    In secondo luogo, d’altro canto, l’Italia è il Paese che ha visto e vede in campo uno dei più forti, consistenti e duraturi movimenti di solidarietà con la resistenza palestinese, un movimento che non è solo capace di riempire le piazze in occasioni particolari, ma di esercitare una continuità ed una capillarità di iniziative sconosciuta in altre latitudini.

    Questa situazione di estrema polarizzazione, insieme alla collocazione geopolitica ed alla nostra stessa storia, fa dell’Italia uno snodo fondamentale della solidarietà con il popolo palestinese. Di qui l’importanza della partecipazione italiana alla più grande iniziativa della società civile internazionale contro l’assedio della Striscia di Gaza e, conseguentemente, contro l’occupazione sionista della terra del popolo di Palestina.

    *****
    L’avvio della nostra iniziativa non è stato facile, e nemmeno privo di errori, come è inevitabile quando ci si imbarca (è proprio il caso di dirlo) in un’impresa palesemente sproporzionata rispetto alle proprie forze ed esperienza. Nella fase che sta ormai alle nostre spalle, abbiamo scontato ingenuità, incomprensioni, resistenze culturali, sabotaggi e provocazioni. Da questa tempesta – che siamo consapevoli essere stata solo un assaggio di quelle che affronteremo – è uscito il più vasto schieramento a sostegno della fine dell’assedio criminale di Gaza, uno schieramento che continua a crescere. Ora, questo schieramento deve iniziare a misurarsi con l’iniziativa concreta di costruzione della Freedom Flotilla 2.

    Abbiamo degli appuntamenti cruciali a breve scadenza: l’organizzazione delle giornate di mobilitazione nazionale fra il 27 ed il 29 novembre. Si tratta di appuntamenti che vanno inquadrati nell’ottica che ispira l’insieme del nostro progetto, vale a dire la necessità di far penetrare nell’opinione pubblica, nel mainstream di cui si diceva, la necessaria informazione, non solo sull’assedio di Gaza ma sull’intero quadro palestinese attuale.

    Abbiamo detto che la partenza delle navi alla volta di Gaza dovrà essere l’ultimo atto di un percorso che coinvolga quante più entità possibili, ed è con questa visione che dobbiamo costruire le iniziative di fine novembre.

    E’ necessario che ogni realtà locale organizzi come meglio crede le iniziative di fine novembre, ognuno con le caratteristiche che ritiene più opportune, dalle manifestazioni spettacolo ai gazebo in piazza. Soprattutto, è necessario comunicare tutte le iniziative al sito della Freedom Flottilla Italia, per consentirci di avere un quadro di insieme di questa prima tornata di mobilitazioni. Naturalmente, la sottoscrizione riveste importanza primaria, perché i costi dell’allestimento della nave italiana sono sostenuti esclusivamente da chi aderisce all’impresa, senza sponsor governativi o di altro genere. E’ stato detto e ripetuto che, in Italia come negli U.S.A. o in Turchia, la Freedom Flottilla Coalition si propone di realizzare la più grande iniziativa di solidarietà con il popolo palestinese da società civile a società civile. Rompere l’assedio, denunciare al mondo la ferocia israeliana e la complicità dei governi, dimostrare ancora una volta che i popoli sono infinitamente migliori di chi li governa: questi sono gli assi portanti della coalizione italiana e di quella internazionale.

    Buon lavoro a tutte e tutti.

    Freedom Flotilla Italia

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «Freedom Flotilla»

    2617