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Stefano Gugliotta

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(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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Solidarietà ai 13 condannati per la manifestazione del 1999 contro la guerra "umanitaria" del Governo D'Alema in Serbia

(2 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Il 5 novembre a Firenze si svolgerà un processo politico, uno dei tanti che vengono “celebrati”, è proprio il caso di dirlo, in questi anni bui. Sul banco degli imputati 13 persone, colpevoli di aver manifestato contro la guerra mossa dal governo D'Alema nei confronti della Serbia nel lontano 1999. Guerra che viene ricordata con un aggettivo che stravolse i ruoli tra le vittime e i carnefici e cioè come “umanitaria”.

Il sostegno spregiudicato che il governo di centro-sinistra diede allora agli interessi economici e strategici interni al nostro paese, venne dipinto come una operazione necessaria alla salvezza del popolo kossovaro. La distruzione delle risorse produttive serbe, l'impunità concessa alla mafia-xenofoba albanese raccolta intorno all'UCK, la successiva spartizione delle risorse naturali e di quelle produttive di quei territori, la destabilizzazione sistematica della ex-Jugoslavia, sono elementi rimasti nascosti dietro un rivoltante gioco delle carte sventolato dai media italiani.

Ciononostante, l'opposizione all'intervento NATO in Kosovo si mosse con forza anche a Firenze: in occasione dello sciopero generale convocato dai sindacati di base contro la guerra, il corteo, composto da 3000 persone, terminò in segno di protesta proprio sotto l'ambasciata americana, dove erano schierati i carabinieri in assetto antisommossa. Quello che compresero allora i manifestanti, caricati con i calci dei fucili, raggiunti dai lacrimogeni sparati ad altezza uomo e presi a calci dalle solerti forze dell'ordine, fu l'anticipo dei fatti di Napoli del 2000 e di Genova del 2001, e cioè che non è possibile contestare uno Stato in guerra.

Guarda il video delle cariche!

Il rovesciamento della realtà per cui le vittime divengono imputati ed i carnefici divengono gerarchie militari, picchiatori in divisa, giudici e poi carcerieri, deve poter funzionare anche sul fronte interno. Così alla feroce carica dei carabinieri che attaccarono chi manifestava contro la guerra quel 13 maggio del 1999, si sommano oggi, dopo 11 anni, le condanne esemplari inflitte ad alcuni di quei manifestanti. 7 anni di galera ciascuno, trattati alla stregua di assassini.

leggi il dossier sui fatti del 1999!

Da studenti non possiamo far mancare la nostra solidarietà militante a questi compagni intorno ai quali si stringe il filo nero della repressione, un filo che in tempi recenti avvolge anche le nostre lotte per il diritto allo studio: solo nell'ultimo mese tre studenti sono stati arrestati a Palermo, un dottorando a Napoli, due cortei caricati (Milano e Torino), condanne pesanti sono state inflitte a diversi studenti torinesi per gli scontri del G8University summit nel maggio del 2009. A Firenze dopo la manifestazione dell'8 ottobre il prefetto ha vietato i concentramenti dei cortei in Piazza San Marco, mentre il preside del Liceo Michelangiolo, Massimo Primerano, candidato nelle liste di Matteo Renzi nelle scorse elezioni amministrative, ha sporto denuncia nei confronti di 22 studenti impegnati nell'occupazione dell'istituto.

Anche per queste ragioni parteciperemo attivamente a tutte le iniziative di solidarietà con i 13 condannati per i fatti del 1999, ed invitiamo gli altri studenti e chiunque legga questo appello a fare altrettanto.

CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA!
SOLIDARIETÀ CON I CONDANNATI PER I FATTI DEL 1999, YOU'LL NEVER WALK ALONE!
UNITI CONTRO LA REPRESSIONE!
PERCHÈ I DIRITTI NON SI MERITANO, SI CONQUISTANO!


Rednet Rete delle realtà studentesche autorganizzate

www.caunapoli.org

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